Nessuna traccia di Elena, la bambina rapita a Catania: notte in caserma per genitori e amici
Aggiornamento del 14/06 alle ore 12: la piccola Elena è morta, la madre ha indicato alle forze dell'ordine il luogo in cui si trova il cadavere.
Per il momento non c’è ancora alcuna traccia della piccola Elena Del Pozzo, la bambina di quattro anni rapita nel pomeriggio di ieri mentre era con la mamma a Tremestieri, nel Catanese. Quella che è appena trascorsa è stata una notte in caserma per i parenti della piccola: sono stati ascoltati sia i genitori che altri familiari della bambina e alcuni amici di famiglia.
A lanciare l’allarme nel pomeriggio di ieri è stata la madre di Elena che si è presentata presso la tenenza di Mascalucia, paese in cui la donna vive, per denunciare il rapimento della figlia. Secondo la sua ricostruzione, madre e figlia erano appena uscite dall'asilo quando tre uomini incappucciati – uno di questi sarebbe stato armato – hanno portato via la bambina.
La Procura di Catania ha diffuso due foto della piccola: una dell’8 maggio scorso, nitida, e l'altra sfocata di ieri in cui si vede la bambina in una immagine riflessa: sembra giocare serena e indossa una maglietta a maniche corte bianca e un paio di pantaloncini gialli. Nell’altra foto, che sembra scattata all'asilo, Elena indossa una tuta e mostra un biglietto con in basso la parte finale della scritta “auguri mamma”.
Indagini e ricerche sono state subito avviate nella zona ed estese ad un'area più ampia e i carabinieri hanno acquisito e visionato dei video di sistemi di sorveglianza a Piano Tremestieri e anche nella scuola materna frequentata dalla bambina.
Ieri sera il Procuratore di Catania Carmelo Zuccaro ha detto che si esclude al momento una finalità di riscatto. I genitori di Elena, al momento non conviventi, non avrebbero problemi economici ma neppure disponibilità tali da giustificare un sequestro da riscatto.
"Sono ore di grande ansia per la nostra comunità – ha commentato il sindaco di Mascalucia, Enzo Magra – e sono personalmente sconvolto da questa notizia. Mi sono messo a disposizione dei carabinieri per aiutare le ricerche anche tramite la protezione civile, i volontari, ma mi è stato riferito che non si tratta di smarrimento o di fuga, ma di altro, probabilmente di dinamiche familiari”.
Si moltiplicano intanto, col passare delle ore, gli appelli anche sui social per Elena. Tra questi, anche quello di Piera Maggio, mamma di Denise Pipitone.
“Liberate Elena, non fatele del male, lasciatela in qualche posto, anche vicino una chiesa in modo che la sua famiglia possa riabbracciarla”, ha scritto su Facebook. E ancora: “Tornate indietro sui vostri passi, prima che sia troppo tardi. Abbiate un minimo di pietà per questa bambina”.