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La morte di Viviana Parisi e Gioele Mondello

“Nessuna aggressione su Viviana, il quadro psicologico era grave”, le perizie sul giallo di Caronia

“Ora possiamo escludere che Viviana e Gioele siano stati aggrediti da animali o da qualche persona; per la signora la morte è compatibile con il volo dal traliccio” lo ha riferito il Procuratore di Patti Angelo Cavallo, anticipando le varie perizie disposte dalla Procura per fare il punto e chiarire i molti aspetti oscuri della tragedia di Caronia. Per il pm “non si può prescindere dal grave quadro psicologico in cui versava la donna”.
A cura di Antonio Palma
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Nessuna aggressione su Viviana Parisi, né da parte di animai né da parte di essere umani, a questa conclusione sarebbero arrivate le varie perizie disposte dalla Procura di Patti per fare il punto e chiarire i molti aspetti oscuri della tragedia di Caronia (Messina) dove lo scorso agosto hanno perso la vita la 43enne e il piccolo Gioele Mondello. A rivelarlo è stato lo stesso Procuratore di Patti Angelo Cavallo, anticipando la relazione conclusiva degli esperti nominati dal pm. In base ai risultati degli esami, "ora possiamo escludere che Viviana e Gioele siano stati aggrediti da animali o da qualche persona; per la signora la morte è compatibile con il volo dal traliccio; quanto al bambino sarà più difficile arrivare a una conclusione, possiamo solo procedere scartando delle ipotesi, come quelle riconducibili a terze persone e a cani feroci" ha spiegato infatti Cavallo al Corriere della Sera.

Su Viviana Parisi nessun segno di violenza

Il pm dunque smentisce categoricamente quanto sostengono invece i legali delle Mondello e Parisi  che si sono sempre battuti per l'ipotesi di una aggressione o al massimo di una caduta accidentale della donna dal traliccio, sempre però dovuta a un evento esterno come un attacco di altri o di animali.  "La donna non presenta segni di morsi di animali di alcun tipo né lesioni attribuibili a colpi inferti da terzi" ha spiegato il Procuratore secondo il quale tutti gli esami concordano su una compatibilità con la caduta dall’alto.  L’ipotesi del suicidio è l'indicazione principale indicata anche dal medico legale incaricato.

La Famiglia chiede ulteriori analisi per trovare sangue

Una tesi del suicidio omicidio rigettata dalla famiglia della donna secondo cui sulla donna sono stati riscontrati lividi e ferite "su parti non a contatto con il terreno sottostante e pertanto non cagionate da una ipotetica caduta dall’alto" e inoltrai il cadavere di Viviana "era sovrastato da alcune frasche, altra incongruenza con una caduta, dal traliccio". Per questo hanno presentato una istanza alla procura per "ulteriori analisi per trovare sangue o tracce biologiche su queste frasche".

Procuratore : "Viviana stava male psicologicamente"

Per il pm però quegli arbusti potrebbero essere stati spostati involontariamente dopo la morte da chi è intervenuto per cercare la donna. Tra le sue posizioni ormai la spaccatura sembra insanabile. Per il Procuratore di Patti infatti "non si può prescindere dal grave quadro psicologico in cui versava la donna". "D’altra parte lo hanno riconosciuto subito i parenti stessi, a verbale, salvo poi cercare di ridimensionare la cosa a un leggero esaurimento da lockdown. A noi risulta che stesse male" ha sottolineato Cavallo ammettendo però che per la morte di Gioele i fatti difficilmente saranno accertabili. "I vestiti di Gioele sono puliti e in macchina nessuna traccia di sangue. Difficile pensare che fosse moribondo Possiamo solo procedere per esclusione e cercare di arrivare a un’ipotesi prevalente sulle altre, magari con l’aiuto di chi deve studiare la dinamica dell’incidente nella galleria" ha concluso Cavallo.

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