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Alessandra Matteuzzi uccisa a Bologna, ultime news

Nessun vizio di mente: Padovani pienamente capace di intendere e volere quando ha ucciso Alessandra

La conclusione della perizia psichiatrica su Giovanni Padovani, l’ex calciatore imputato davanti alla Corte di assise di Bologna dell’omicidio pluriaggravato di Alessandra Matteuzzi, assassinata sotto casa con calci, pugni, colpi di martello e una panchina.
A cura di Susanna Picone
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Giovanni Padovani aveva una piena capacità di intendere e di volere nel momento in cui ha deciso di uccidere a martellate e colpi di panchina l'ex fidanzata Alessandra Matteuzzi. Il femminicidio di Bologna risale al 23 agosto del 2022, la donna di 56 anni venne massacrata sotto casa sua dall’ex calciatore. Alessandra era al telefono con la sorella Stefania mentre Padovani la aggrediva.

Per l’uomo, dunque, nessun vizio di mente: questa la conclusione della perizia psichiatrica sul 27enne imputato davanti alla Corte di assise di Bologna dell'omicidio pluriaggravato di Sandra Matteuzzi. Secondo i periti (Pietro Pietrini, Giuseppe Sartori, Cristina Scarpazza) nominati dai giudici, l’ex calciatore non presentava alcuna condizione di infermità di mente tale da incidere in maniera significativa sulla sua capacità.

La vittima Alessandra Matteuzzi
La vittima Alessandra Matteuzzi

Un'altra perizia precedente aveva già stabilito che l’uomo era in grado di stare in giudizio. E adesso, al termine dell’ulteriore perizia disposta dalla Corte, gli specialisti hanno ritenuto che Giovanni Padovani fosse pienamente in possesso della facoltà di fare diversamente se avesse voluto e hanno concluso che nei tempi antecedenti e coevi al fatto aveva anche una piena e assoluta consapevolezza del disvalore sociale e antigiuridico delle azioni a lui ascritte e delle conseguenze sul piano giuridico, come si ricava da quanto lui stesso scrisse ai suoi compagni di squadra.

Era insomma consapevole che il suo comportamento rappresenta una violazione alla morale naturale, così come era consapevole delle conseguenze della sua azione e dei suoi effetti giuridici.

Anche rispetto alla capacità di volere, secondo i periti era in grado di trattenere l'impulso aggressivo, e lo dimostra il fatto che non aggredì Alessandra Matteuzzi subito, a mani nude, ma andò a prendere il martello che in precedenza aveva nascosto.

Giovanni Padovani, arrestato per l'omicidio di Alessandra Mattuzzi
Giovanni Padovani, arrestato per l'omicidio di Alessandra Mattuzzi

Il pieno controllo è dimostrato, infine, dalla frase che lui stesso disse ai primi soccorritori: "Non ce l'ho con voi, non vi faccio niente, mi puoi anche picchiare che non reagisco". La valutazione degli specialisti è ferma nello stabilire che non sono stati rilevati "sintomi per la diagnosi di un disturbo delirante, o psicotico breve, o di schizofrenia o di un disturbo di personalità".

Padovani, che attualmente si trova in carcere, ha richiesto ma non ottenuto il trasferimento in una Rems (residenza per l'esecuzione delle misure di sicurezza). La Corte ha respinto un'istanza della difesa, e anche la Procura aveva dato parere contrario.

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