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Nessun pedone ucciso a Bologna in un anno di “Zona 30”, ma aumentano i ciclisti coinvolti negli incidenti

In un anno per la prima volta dal 1991 nessuno ha perso la vita a Bologna grazie alla misura “Zona 30” adottata sulle strade cittadine. Aumentati invece del 5,9% i ciclisti coinvolti negli incidenti.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Per la prima volta dal 1991, nessun pedone ha perso la vita sulle strade a Bologna. Le vittime totali si sono quasi dimezzate (-49%) grazie alla cosiddetta "Zona 30" imposta nel capoluogo emiliano. Anche gli scontri stradali sono diminuiti del 13%. I feriti, invece, sono diminuiti dell’11%.

La "Zona 30" (dove auto e mezzi pubblici non possono superare i 30 km/h) ha avuto un bilancio positivo: nel suo primo anno ha azzerato del tutto le morti dei pedoni sulle strade cittadine, mentre quelli travolti sono diminuiti del 16%.

Dal 15 gennaio 2024 al 12 gennaio 2025, gli incidenti rilevati dalla polizia locale sono scesi del 13%,  i feriti dell’11 per cento e i casi più gravi in codice rosso del 31 per cento.

Secondo i gli ultimi dati Istat nel primo semestre 2024 rispetto a quello del 2023, in Italia gli incidenti sono aumentati dello 0,9% e i feriti dello 0,5. Un dato in controtendenza rispetto a quello di Bologna.

Il centrodestra, così come il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, si erano opposti alla misura. L'opposizione era approvata anche in tribunale, con tanto di ricorsi e raccolta firme per un referendum per chiedere ai cittadini bolognesi di bocciare la misura. I dati però hanno dato ragione a Matteo Lepore, sindaco di Bologna, secondo il quale vi è stata una vera e propria inversione di tendenza rispetto al passato.

Anche sul versante delle multe, gli automobilisti in eccesso di velocità fermati sono diminuiti. Quelli "pizzicati" sono stati 89 per i 30 km/h e 217 per i 50 km/h con quattro patenti ritirate.

Sono invece 363 le sanzioni fatte per mancato uso della cintura di sicurezza, 153 per attraversamento con il semaforo rosso (la maggioranza delle persone sanzionate sono ciclisti) e l'uso del cellulare alla guida (130)

Quattro sono invece stati sanzionati per guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Nell'ultimo anno la città ha incoraggiato modalità di trasporto alternative ad auto e mezzi pubblici, quali il bike sharing, il car sharing e i viaggi sul servizio ferroviario metropolitano nell'area urbana.

Nonostante i numeri incoraggiati, non mancano le criticità da affrontare nel corso del 2025: tra queste, l'aumento del 5,9% dei ciclisti coinvolti negli incidenti. Segno che sarà necessario pensare a nuove strade e infrastrutture per permettere a chi vuole di usufruire della propria bici.

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