“Nessun no vax venga nel mio locale”, ristoratore salentino insultato e minacciato: indaga la Digos
“Nessun No Vax venga nel mio Ristorantino. Grazie”: recitava così il post Facebook pubblicato dal titolare di un noto ristorante di Zollino, in provincia di Lecce, che ha scatenato una valanga di insulti e minacce sul web. Dopo tutte le difficoltà vissute e i sacrifici fatti a causa dell’epidemia, l’imprenditore vuole evitare qualsiasi situazione di rischio e scongiurare la chiusura dell’attività. Da qui la pubblicazione del post, rimosso poi poco dopo a causa degli innumerevoli commenti offensivi rilasciati sia sul suo profilo personale che sulla pagina del ristorante.
Non si arrestano però gli insulti, le calunnie e le recensioni negative rilasciate su Trip Advisor e su Google, che spingono l’uomo a denunciare l’accaduto alla Digos. Accusato di discriminazione, di atteggiamenti nazi-fascisti e minacciato in svariati modi. Molti utenti, coalizzati e organizzati tra loro, gli augurano il fallimento e la chiusura. “Ristorantino nazista”, “Meritate di chiudere domattina”, “Meritano il fallimento tutti quelli che aderiscono a questa aberrazione giuridica”: questi soltanto alcuni dei tantissimi commenti sul web. Oltre agli attacchi online, il ristoratore riceve infatti anche prenotazioni telefoniche che si verificano poi essere ulteriori provocazioni e occasioni per offendere e minacciare.
Circostanze analoghe si sono verificate a Palermo e a Mapello: anche in questi casi i titolari dei locali hanno ricevuto commenti offensivi e minacce – persino di morte – per aver invitato i clienti a presentare il Green Pass. Appare dunque sempre più frequente che imprenditori del mondo della ristorazione vengano attaccati duramente per essersi esposti nei confronti di un regolamento che dal domani 6 agosto diverrà obbligatorio.