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Neonazista suprematista arrestato a 15 anni a Bolzano: “Appartiene a un gruppo satanista”

L’indagine della sezione antiterrorismo della Digos di Bolzano. Il gruppo di estrema destra progettava omicidi a persone senza fissa dimora, migranti, soggetti vulnerabili. Il 15enne altoatesino è accusato, tra le altre cose, di detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Un 15enne è sospettato di appartenere a un gruppo estremista di matrice satanista e neonazista suprematista. Il ragazzo è stato arrestato all’alba dalla Sezione antiterrorismo della Digos di Bolzano, in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale per i minorenni. L’operazione è il risultato di un’indagine approfondita, durante la quale gli investigatori hanno monitorato le sue attività attraverso intercettazioni e l’analisi del materiale informatico sequestrato nel corso delle perquisizioni.

L’inchiesta ha avuto origine da un’attività di monitoraggio della Digos, che ha portato a una perquisizione nell’abitazione in cui il giovane vive con la famiglia. Durante l’operazione, gli agenti hanno sequestrato due computer, uno smartphone e un’ascia, oltre a materiale che confermerebbe il suo coinvolgimento in un gruppo estremista.

Secondo gli inquirenti, i membri di questa organizzazione terroristica avevano il compito di individuare una vittima tra persone vulnerabili, come senzatetto, migranti o individui senza fissa dimora, per poi filmare l’omicidio e diffondere il video su un sito russo del Dark Web. Le indagini indicano che il 15enne altoatesino avrebbe partecipato attivamente al piano, dimostrando la propria lealtà riproducendo graffiti simbolici e sperimentando esplosivi, fino a dichiararsi pronto a compiere l’attacco.

L’intervento della Digos e la successiva perquisizione hanno impedito al giovane di portare a termine il suo progetto. Poco prima dell’irruzione degli agenti antiterrorismo, il ragazzo è riuscito a inviare un ultimo messaggio nella chat del gruppo, scrivendo: "I have the fed on the door" ("Ho la Polizia alla porta").

Il ragazzo è accusato di partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo, fabbricazione ed utilizzo di ordigni esplosivi, porto abusivo di armi, danneggiamento aggravato, detenzione e diffusione di materiale pedopornografico.

Nei giorni scorsi, l’attività dell’organizzazione ha subito un rallentamento dopo l’arresto, nel Regno Unito, di uno dei suoi membri di spicco, fermato mentre tentava di avvicinarsi a un accampamento di senzatetto, probabilmente con l’intento di compiere un attacco.

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