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Neonato trovato morto nella culla termica della chiesa, tragedia a Bari: “Non è scattato l’allarme”

“Il mio cellulare collegato alla culla termica in cui era il neonato non ha suonato” ha spiegato don Antonio Ruccia, il parroco della chiesa barese di San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco, dove si è consumata la tragedia. Sul posto polizia, medico legale e Pm. Il bimbo non sembra appena nato ma potrebbe avere circa un mese di vita.
A cura di Antonio Palma
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La culletta termica della chiesa dove è stato trovato il neonato morto
La culletta termica della chiesa dove è stato trovato il neonato morto

Tragica scoperta nelle scorse ore a Bari dove il corpo senza vita di un neonato, un maschietto di circa un mese, è stato ritrovato nella culla termica della chiesa di San Giovanni Battista, nel quartiere Poggiofranco del capoluogo pugliese. Secondo le prime notizie, dalla culla termica non è scattato alcun allarme che segnalasse la presenza di un bimbo sul telefono del parroco, che non era presente sul posto. Per questo, quando ci si è accorti del neonato era ormai troppo tardi. Dalle prime informazioni sembra che possa avere circa un mese di vita. Tra le ipotesi del decesso una mancata chiusura della porta della culletta da parte di chi lo ha portato ma non si esclude che il neonato fosse già morto.

Il ritrovamento del neonato morto nella chiesa di San Giovanni Battista a Bari

Il tragico ritrovamento è avvenuto per puro caso nella mattinata di oggi, giovedì 2 gennaio, intorno alle 9.30, quando un addetto della parrocchia si è affacciato nella culla, installata già da anni proprio per evitare tragedie legate all’abbandono dei neonati e dare la possibilità alle donne in difficoltà di lasciare il proprio figlio appena nato. Il piccolo però era ormai immobile. Immediata la richiesta di soccorso con una chiamata di emergenza ma per il neonato non c’era più nulla da fare e il personale del 118 accorso sul posto ha potuto solo accertarne il decesso.

Non si esclude che sul corpo del neonato possa essere disposta l'autopsia sia per chiarire l'esatto motivo del decesso ma anche per accertare l’età. Secondo il medico legale, infatti, dalla dimensione il bimbo non sembra appena nato ma potrebbe avere circa un mese di vita. Al vaglio degli investigatori anche i video delle telecamere di sorveglianza della zona per ricostruire i tempi.

Il cellulare collegato alla culla termica non ha squillato

“Il mio cellulare collegato alla culla non ha squillato” ha assicurato don Antonio Ruccia, parroco della chiesa barese spiegando all’Ansa che la porta della culletta era rimasta aperta. Il mancato allarme fa supporre anche che il piccolino possa essere stato sistemato all'interno della culla quando era già morto ma non si esclude che la culla termica non abbia funzionato.

Il sistema prevede un allarme immediato se rileva la presenza di movimenti e se la porta si apre e poi si richiude. La porta però era aperta e il sistema non ha rilevato movimenti. L’ipotesi è che il piccolino, trovato avvolto in una copertina celeste, sia stato messo nella culla nelle scorse ore. Questa mattina infatti la chiesa era aperta e si stava svolgendo un funerale quando è avvenuta la scoperta.

Secondo una testimonianza del personale del 118 alla Gazzetta de Mezzogiorno, al momento dell'arrivo dei soccorsi medici nella culletta c'era aria fredda. "Il climatizzatore è acceso, ma l'aria esce fredda e la culla è spenta" hanno riferito. Tutti elementi su cui indaga ora la polizia che è accorsa sul posto. Gli inquirenti devono cercare di ricostruire tutta la dinamica dei fatti. Sul posto anche le squadre della polizia scientifica per i rilievi del caso, il medico legale per una prima ispezione e il pm di turno della Procura di bari.

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Esattamente un anno fa un'altra neonata era stata lasciata nella culletta della chiesa di San Giovanni Battista di Bari ma l'allarme era scattato prontamente facendo squillare il cellulare di don Antonio Ruccia e la piccola fu presa in custodia e affidata ai sanitari del 118 e trasportata in buone condizioni nel reparto di Neonatologia del Policlinico. L'episodio il 23 dicembre del 2023. Quello di oggi è il terzo episodio, nel 2020 infatti era stato trovato un altro piccolo, anche lui in buone condizioni.

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