video suggerito
video suggerito

Neonato trovato morto in un giardino a Parma, era in sacchetto: “Assurdo, avremmo potuto salvarlo”

Il corpo di un neonato è stato trovato venerdì nel giardino di una villetta a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. Lo ha trovato, in un sacchetto, il proprietario della casa: “Sarebbe bastato rivolgersi a qualcuno, lo avremmo portato in salvo”.
A cura di Susanna Picone
1.248 CONDIVISIONI
immagine di repertorio
immagine di repertorio

“Quando lo abbiamo visto non volevamo credere ai nostri occhi, abbiamo chiamato subito il 118. Ma è stato inutile, era troppo tardi. È assurdo, sarebbe bastato rivolgersi a qualcuno, persino suonare al nostro campanello e avvisarci. Lo avremmo portato in salvo”. A parlare è l'uomo che ieri, a Vignale di Traversetolo (Parma), ha trovato nel giardino della sua villetta il corpo ormai senza vita di un neonato.

Stando alle prime informazioni, quel bimbo poteva avere qualche giorno. Si tratterebbe di un neonato di carnagione chiara che non mostrerebbe segni evidenti di violenza. È stato trovato in un sacchetto dal proprietario della casa che immediatamente ha avvisato i carabinieri che stanno indagando per tentare di risalire all'identità dei genitori.

Da ieri i militari stanno ispezionando la zona, ascoltato i residenti, stanno cercando indizi per capire chi e quando ha abbandonato il piccolo. Per raggiungere la bifamiliare, in una zona residenziale non isolata, occorre superare un paio di recinzioni.

“Lo abbiamo visto in una parte di giardino che si trova tra la nostra e la casa del vicino – prosegue il racconto riportato oggi da La Gazzetta di Parma – Loro sono in ferie e noi siamo passati di lì nella serata di giovedì e poi nessuno ha più percorso quel vialetto”. Stando a quanto emerso finora, nessuno avrebbe sospetti su chi potrebbe aver partorito quel bambino. Nessuno avrebbe notato donne incinta in zona.

Le indagini in corso puntano a chiarire come possa essere avvenuto l’abbandono del neonato e soprattutto se sia stato lasciato lì prima o dopo la morte. Per avere queste risposte sarà necessario aspettare i risultati dell’autopsia, affidata alla responsabile dell'istituto di Medicina Legale di Parma e a un fetologo.

Verrà utilizzato anche il Dna per cercare di risalire all'identità del neonato e di chi lo ha partorito. La procura di Parma, coordinata da Alfonso D'Avino, si affiderà ai Ris dei Carabinieri per il test genetico. "Chi fosse in possesso di elementi utili ad agevolare le ricerche – è l'appello della procura parmigiana – potrà rivolgersi ai Carabinieri delegati per le indagini".

1.248 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views