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Neonato scosso con violenza perché piange, genitori accusati di tentato omicidio

E’ cominciato stamattina il processo ai danni di una coppia genitori polesani rei di aver strattonato ripetutamente il bimbo piccolo che piangeva causando danni permanenti al bebè.
A cura di B. C.
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Padre 35enne, madre sui 30 anni, genitori che abitano nel Basso Polesine. Sono accusati di tentato omicidio. Una imputazione molto seria: aver causato danni neurologici al figlio neonato scosso con violenza perché si sarebbe lamentato troppo. Ha preso ufficialmente il via ieri, 8 gennaio 2015,il procedimento nei confronti di un uomo, che dovrà difendersi da un sospetto orribile, l'aver cioè procurato lesioni permanenti a quello che all'epoca dei fatti, il 2010, era poco più di un bebè, e soprattutto, suo figlio. In almeno due occasioni il padre l'avrebbe scosso con forza provocando gravi emorragie al naso e agli occhi: si teme che il piccolo possa avere conseguenze.

Dopo l'udienza filtro e il cambio del collegio, in aula sono sfilati dunque i primi testimoni tra cui alcuni assistenti sociali e una psicoterapeuta. In aula anche la madre, di origini bellunesi, chiamata in causa per non aver fatto nulla per impedire gli eventi. Ascoltato anche il personale medico di Verona e di Padova che intervenne per salvare la vita del piccolo che oggi ha 4 anni. Secondo la difesa il padre intervenne perché il piccolo aveva una crisi respiratoria ed era cianotico.

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