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Neonato abbandonato e morto sugli scogli a Villa San Giovanni, la mamma 13enne affetta da debito cognitivo

Sarebbe affetta da debito cognitivo la mamma del neonato trovato morto in uno zaino sugli scogli di Villa San Giovanni. La “mamma” del piccolo ha appena 13 anni e si trova ricoverata in ospedale per setticemia dovuta alle condizioni del parto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Secondo quanto emerge dalle prime indagini sul neonato abbandonato sugli scogli del molo del porticciolo turistico di Villa San Giovanni, la madre soffrirebbe di un debito cognitivo. La "mamma" del neonato ha solo 13 anni ed è anch'essa una bambina, per questo gli inquirenti sono ancora più determinati a vederci chiaro. Quanto emerso sul debito cognitivo della ragazzina non è per il momento una certezza, ma sembrerebbe essere stato evidenziato nelle carte relative all'inchiesta per l'abbandono del piccolo.

Gli inquirenti hanno ascoltato proprio nella giornata di oggi, martedì 28 maggio, la madre della 13enne ed altre due persone informate sui fatti. Le informazioni relative allo stato mentale della 13enne sarebbero state fornite proprio dalla madre. Nel frattempo, gli inquirenti stanno lavorando per ricostruire il quadro del parto e del conseguente abbandono avvenuto circa due giorni fa sugli scogli: è stato chiesto infatti anll'anatomo-patologo di prelevare parti tissutali dal neonato utili a individuare anche il padre.

Altri dubbi riguarderebbero i tempi della gestazione perché il parto sarebbe avvenuto prematuramente rispetto ai 9 mesi canonici. La 13enne che ha dato alla luce il bimbo morto poco dopo frequentava l'ultimo anno della scuola media di primo grado e gli inquirenti stanno indagando anche sul contesto scolastico per capire se vi siano state o meno segnalazioni sulla gravidanza dell'adolescente agli organi competenti.

Tutte le indagini relative a quanto accaduto sono attualmente in corso e la ragazzina è stata rintracciata dalla Squadra mobile e dai carabinieri nel tardo pomeriggio dopo il ritrovamento. La 13enne è stata condotta presso il reparto di Ostetricia del Gom di Reggio Calabria per controlli. Accompagnata dalla madre e da un’altra familiare, oltre che dalle forze di polizia, la giovane è stata portata in ospedale ed è ricoverata perché affetta da setticemia, conseguenza del parto che sarebbe avvenuto probabilmente tra venerdì e sabato.

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