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Neonati sepolti in giardino a Parma

Neonati sepolti in giardino a Parma, i genitori della 21enne: “Non avevi la pancia, com’è possibile?”

Le parole dei genitori di Chiara, la 21enne accusata di aver ucciso e sepolto nel giardino di casa a Traversetolo due neonati, a distanza l’uno dall’altro, intercettati nella sala d’attesa del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma: “Ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai ammazzato un bambino. È da manicomio”.
A cura di Ida Artiaco
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Immagine di repertorio
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"Ha rovinato la vita tua e a tutti". A parlare sono i genitori di Chiara, la 21enne di Parma accusata di omicidio, per aver dato alla luce due bambini e di averli sepolti nel giardino di casa a Traversetolo, a distanza di un anno l'uno dall'altro. Si tratta del contenuto di alcune intercettazioni della mamma e del papà della ragazza, effettuate il 19 agosto scorso nella sala d’attesa del nucleo investigativo dei carabinieri di Parma, dove si sono recati dopo essere tornati dagli Stati Uniti.

Alcuni stralci di quella conversazione, alla quale è presente la figlia, sono stati pubblicati ieri da La Repubblica. In quel momento i due avevano appena scoperto di essere indagati con lei per omicidio aggravato e occultamento di cadavere, anche se la Procura ha già chiesto l’archiviazione per la loro posizione. Loro davvero non sapevano nulla.

La mamma chiede ad un certo punto alla 21enne: "Tu lo sapevi? Dimmi la verità, l’hai buttato tu?". La ragazza prova a minimizzare, ma la madre insiste: "Dimmi tutto per l’amor del cielo. Chi è ’sto bambino? Chiara c’entri tu? Ma stai scherzando? Ma cosa hai fatto? Chiara andiamo in galera". All'ammissione della giovane a rispondere è il padre: "Ma come facevi che non avevi nemmeno la pancia? Quel sangue che ho trovato mercoledì era tuo. Ma non avevi la pancia, non ci credo". Sempre l'uomo arriva a dire alla figlia: "Tu stai coprendo qualcuno", ma Chiara ribatte che "mi sto prendendo le mie responsabilità", aggiungendo: "Non l’ho ucciso. È nato, era…cioè non sapevo cosa fare".

"Ma cosa vuoi dire? È nato e morto? Ma dove lo hai messo ‘sto bambino?", prova ancora a capire la mamma. I genitori ritornano poi sul viaggio negli Stati Uniti: "Eri così tranquilla a New York". Infine, il padre chiede semplicemente perché. E la 21enne risponde: "Pa’… non sapevo cosa fare". Ma il genitore le risponde che la famiglia le sarebbe rimasta vicino: "Ma dillo, no? Ti abbiamo sempre aiutato in tutto". Interviene ancora la madre: "Hai presente adesso che dobbiamo andare via da casa? Anche via dall’Italia".

E ancora: "Chiamavamo l’ambulanza e tutto filava liscio e non succedeva niente. Non succedeva niente. Perché a 21 anni si può purtroppo rimanere incinta e avere un bambino, ma non fare queste cose qua. Ste cose qua sono da criminali. Da criminali. Puoi cambiar città. Poi con il lavoro che volevi fare te Chiara. A contatto con i bambini, cioè, brava, il top. Ero così tranquilla e serena. Ti rendi conto di quello che hai fatto? Hai ammazzato un bambino". Infine la mamma chiede a Chiara: "E hai tagliato il cordone ombelicale così? E dove hai buttato il cordone?". La ragazza: "Il mio? Nel water". Le ultime parole della madre sono le seguenti: "Nel water? Ma parliamo di un giallo, di un thriller. Signore dammi la forza di reagire a questo perché non ce la posso fare. Io mi domando con che faccia guardo le altre persone adesso in paese? Mi sento morire".

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