Neonati sepolti in giardino a Parma, chiuse le indagini per Chiara: si va verso il processo
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Chiuse le indagini su Chiara, la 22enne accusata di avere ucciso e sepolto i cadaveri dei figli appena partoriti nel giardino della sua casa di Traversetolo, in provincia di Parma. Si va verso il processo. Oggi 26 febbraio è stato notificato l'avviso di chiusura indagine all'avvocato difensore Nicola Tria. Si attenderà nei prossimi giorni la conferma ufficiale del rinvio a giudizio.
Intanto la ragazza resta ai domiciliari: nella giornata di ieri la Cassazione ha annullato con rinvio, per disporre un nuovo giudizio, l'ordinanza del Tribunale del Riesame di Bologna che, in accoglimento dell'appello della Procura, aveva disposto il carcere. I giudici del Riesame avevano precisato che la studentessa "può reiterare i reati" perché non avrebbe "remore ad affrontare in modo analogo nuovi ostacoli al suo vivere serenamente e che trovi insopportabili, al punto da farle vincere le remore a usare violenza a chi vi si frapponga, considerato il disprezzo per la vita umana". Così avevano motivato che i domiciliari non erano sufficienti. La Cassazione ha deciso ora altro.
L'avvocato difensore ha commentato così la decisione della Cassazione: "Pur attendendo di conoscere le motivazioni, non posso che esprimere grande soddisfazione per l'annullamento di una decisione che, a mio avviso, non si misurava adeguatamente con la peculiarità di questa vicenda, nella quale il pericolo di reiterazione di reati è, come abbiamo sostenuto, quanto mai specifico e, dunque, efficacemente contenibile con la misura degli arresti domiciliari, come dall'inizio disposto dal gip di Parma".
I fatti risalgono allo scorso anno. Chiara ha partorito un neonato il 7 agosto 2024 e l'altro il 12 maggio 2023. Nei suoi confronti sono scattate le indagini dopo che sono stati ritrovarti i resti dei neonati sepolti nel giardino.