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Neonati sepolti in giardino a Parma

Neonati sepolti a Parma, nuova ispezione del Ris nella casa dove sono stati trovati morti i due bimbi

I Carabinieri del Ris di Parma sono tornati nella casa di Vignale di Traversetolo, dove nel giardino sono stati trovati sepolti due neonati. Nella vicenda è attualmente indagata un studentessa di 21 anni, Chiara, mamma dei bimbi. Gli investigatori stanno cercando ulteriori tracce e riscontri scientifici che possano aiutare a fare piena chiarezza sul caso.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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I Carabinieri del Ris (il Reparto investigazioni scientifiche) di Parma sono tornati nella mattinata di ieri, mercoledì 30 ottobre, nella casa di Vignale di Traversetolo, dove ad agosto nel giardino sono stati trovati sepolti due neonati.

Nella vicenda è attualmente indagata un studentessa di 21 anni, Chiara, posta agli arresti domiciliari in un'altra abitazione, con le accuse di omicidio e soppressione di cadavere. A riportarlo è  la Gazzetta di Parma.

L'obiettivo degli investigatori sarebbe trovare ulteriori tracce e riscontri scientifici che possano aiutare a fare piena chiarezza sul caso. In particolare, l'attenzione dei Ris si sarebbe soffermata sul primo cadavere, quello che sarebbe stato partorito nel maggio 2023 e sul quale ci sono meno certezze, a cominciare dal fatto se sarebbe stato partorito vivo o meno.

Qualche risposta dovrebbe arrivare anche dai risultati delle analisi sui resti effettuate dal Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell'Università di Milano. Gli inquirenti stanno cercando di trovare elementi che possano confermare o smentire le dichiarazioni della 21enne.

Durante un interrogatorio avvenuto il 10 settembre, a un mese dal ritrovamento del corpo del primo neonato, avvenuto il 9 agosto (era stato partorito circa 2 giorni dopo), avrebbe raccontato: "Ho provato a scuoterlo, non respirava e l'ho messo in giardino", riferendosi al bambino nato nel maggio 2023, il primo dei due bimbi.

"Ho tagliato il cordone ombelicale", avrebbe spiegato ancora la ragazza. Un elemento che, emerso anche nei mesi scorsi, ha fatto ipotizzare che il piccolo possa essere morto per emorragia, come accaduto anche al fratellino nato ad agosto 2024.

Alcuni giorni fa, il 17 ottobre, il tribunale del Riesame ha accolto l’appello della Procura di Parma che, fin dal primo momento, aveva chiesto il carcere per la 21enne. Chiara al momento si trova ancora ai domiciliari visto che l'esecuzione della misura cautelare è stata sospesa fino alla decisione definitiva e bisognerà attendere l'eventuale ricorso in Cassazione.

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