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Neonati sepolti in giardino a Parma

Neonati sepolti a Parma, la 21enne diceva agli amici di essere stanca per il lavoro: “Così evitava di uscire”

Come emerge dall’ordinanza con cui il giudice ha disposto i domiciliari per la 21enne accusata di aver ucciso e seppellito i suoi neonati nel giardino di casa, gli amici non riescono a credere che possa aver compiuto un gesto del genere. Ma anche a loro, così come ai genitori e al fidanzato, Chiara avrebbe detto numerose bugie per tenerli all’oscuro di tutto.
A cura di Eleonora Panseri
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Immagine di repertorio
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"Siamo sicuri che se fosse stata incinta ce ne avrebbe sicuramente parlato". Lo hanno detto agli inquirenti gli amici più stretti di Chiara, la 21enne accusata di aver ucciso e seppellito nel giardino della sua casa di Traversetolo, nel Parmense, i suoi due neonati, partoriti a distanza di circa un anno l'uno dall'altro (uno a maggio 2023, l'altro ad agosto 2024).

Come emerge dal contenuto delle audizioni riportate nelle 109 pagine dell'ordinanza con cui il giudice ha disposto i domiciliari per la ragazza, i suoi amici non riescono a credere che possa aver compiuto un gesto del genere. Ma anche a loro, così come ai genitori, al fidanzato (e padre dei bambini) e alla datrice di lavoro, avrebbe detto numerose bugie per tenerli all'oscuro di tutto.

"Secondo te, Chiara era incinta?", viene chiesto dagli inquirenti alla più intima delle amiche della 21enne. "È impossibile che fosse incinta. Sono sicura che se lo fosse stata, me ne avrebbe parlato", risponde lei.

E ne sono convinti anche altri due amici stretti di Chiara. "Non mi ha mai confidato di essere incinta, se lo fosse rimasta me lo avrebbe detto. Lei si è sempre confidata con me per problemi e per aver consiglio o opinioni", dice il primo, un ragazzo a cui la 21enne è molto legata.

"Escludo che il bambino possa essere della Chiara. È un gesto che non sarebbe da lei. Non riesco proprio a pensare da una sua gravidanza e a un epilogo tale. Se fosse suo mi dispiacerebbe molto perché comprenderei di non aver intercettato il suo malessere e che lei non si sia fidata di me che sono una sua cara amica", spiega invece una ragazza.

In base a quanto emerso dalle indagini, infatti, la 21enne non si sarebbe fidata davvero di nessuno: né dei genitori o del fratello, né del fidanzato né, appunto, degli amici più cari. Terrorizzata, come ha spiegato la ragazza, indagata per omicidio e soppressione di cadavere, dal giudizio altrui.

Come infatti precisano gli inquirenti nel dispositivo, "la frazione di Vignale di Traversetolo è un piccolo agglomerato di case a schiera e villette ove ci si conosce tutti anche di vista". Per questo, secondo l'accusa, la ragazza avrebbe coscientemente messo in atto "una serie di cautele" per cercare di "nascondere una gravidanza a una comunità così piccola e unita".

Bugie, sotterfugi e stratagemmi rivolti a tutte le persone della sua vita. Come quando la sera stessa del secondo parto, dopo aver dato alla luce il bambino, aver tagliato il cordone ombelicale con delle forbici e aver seppellito il bambino in giardino, racconta alla migliore amica in un audio su Whatsapp di non stare bene per colpa di una grossa perdita di sangue dovuta al ciclo.

"Mi ha mandato un audio in cui mi dice di aver avuto un ciclo abbondante. Chiara dice testualmente in questo messaggio audio delle ore 12.37 di 17 secondi del 7 agosto 2024: ‘Comunque io questa notte ho avuto una perdita di sangue da ciclo. Amo, che…lascia stare, giuro. Sono stata di m***a, giuro!'", racconta la ragazza agli inquirenti.

La stessa amica, intercettata durante una conversazione telefonica con la madre, manifesta tutta la sua incredulità al pensiero che Chiara possa aver partorito e ucciso il neonato ritrovato nel giardino. "Era della Chiara", dice la ragazza. "No, ma sul serio?", risponde la mamma. "Sì, non so cosa dirti", conferma ancora la figlia.

Per cercare di nascondere il suo stato, Chiara avrebbe continuato a condurre la vita di sempre: bevendo alcolici, fumando sigarette e facendo uso di marijuana, come emerge ancora dal racconto dei suoi amici.

La 21enne raccontava inoltre di essere sempre stanca. Una stanchezza legata alla gravidanza, ma che Chiara invece spiegava in modo diverso. Per evitare di uscire il 3 e 4 agosto, quando si stavano manifestando i primi segni dell'imminente parto, aveva raccontato di aver avuto un virus.

"Non ho mai notato comportamenti strani da parte di Chiara. Ho notato una certa stanchezza ma più che altro per il lavoro da animatrice che faceva […]. Era meno propensa a uscire ma adduceva come scusa la stanchezza o il fatto che dovesse stare con il fidanzato. Ultimamente so che è stata male per un virus", racconta uno dei migliori amici di Chiara.

Il giorno del parto invece, il 7 agosto, per posticipare un appuntamento con un'altra amica, la 21enne aveva detto di dover fare degli acquisti prima del viaggio per New York, che avrebbe dovuto fare con i genitori nelle settimane successive. Anche questa però sarebbe stata solamente una scusa per nascondere tutto anche alle persone più vicine.

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