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Neonati sepolti in giardino a Parma

Neonati morti a Parma, la madre 21enne: “Li ho sepolti in giardino, è la prima cosa che mi è venuta in mente”

È stato diffuso il contenuto dell’ordinanza con cui lo scorso 19 settembre sono stati disposti gli arresti domiciliari per Chiara, la 21enne che a Traversetolo, in provincia di Parma, ha sepolto i suoi due neonati nel giardino di casa. Dalle 109 pagine del dispositivo emergono le contraddizioni e i tentativi della ragazza di nascondere le gravidanze e allontanare i sospetti da lei.
A cura di Eleonora Panseri
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Una persona con "un’astuzia e un’abilità manipolatrice fuori dal comune". Così è stata descritta Chiara, la ragazza di 21 anni che ha sepolto i suoi due neonati, a distanza di un anno l'uno dall'altro, nel giardino della casa di Traversetolo, in provincia di Parma, dove viveva con la sua famiglia.

A parlare in questo modo della ragazza, attualmente indagata per omicidio volontario, è la pubblico ministero Francesca Arienti, nell’ordinanza dello scorso 19 settembre, quella con cui il giudice per le indagini preliminari Luca Agostini ha disposto per Chiara gli arresti domiciliari.

Nelle 109 pagine del dispositivo, diffuso dal quotidiano la Repubblica, la 21enne parla dei due infanticidi e racconta di aver sepolto i bimbi perché era stata "la prima cosa che mi è venuta in mente". "Li volevo, volevo dirlo ai miei genitori ma non ce l’ho fatta", avrebbe spiegato ancora.

La 21enne nelle intercettazioni: "Sono rimasta incinta, avevo paura"

Il 19 agosto, appena rientrata da New York, nella sala d’attesa della compagnia dei Carabinieri di Parma viene intercettata una conversazione, avvenuta tra la 21enne e i genitori. "Qua andiamo in prigione tutti", dice la madre. "No, io ci vado. Voi no. Ho fatto tutto da sola", le risponde la figlia. "Sono cose da criminali, dovevi dirlo a noi. Ti avremmo aiutata", aggiunge la donna.

"Chiara si parla di omicidio, stiamo scherzando?", prosegue. "Non l’ho ucciso", avrebbe detto la ragazza in lacrime, mentendo, secondo quanto sostiene la Procura. "Avevo paura, lo so. Sono rimasta incinta", aggiunge durante la conversazione. "Ma è successo anche quell’altra volta, quando hai avuto l’emorragia?", le chiede ancora la madre. "No", nega. E lo fa mentendo ancora.

Perché il neonato ritrovato nel giardino ad agosto è il secondo figlio della ragazza, come emerso dal ritrovamento nel giardino, poco tempo dopo, di un secondo corpo. Nel maggio 2023 Chiara aveva avuto un primo bimbo (con lo stesso padre del secondo, il fidanzato con cui aveva una relazione fatta di alti e bassi).

Sarebbero state proprio le numerose menzogne della ragazza che hanno spinto la Procura a richiedere e ottenere la custodia cautelare in carcere per la giovane. Secondo il Procuratore Alfonso D’Avino, infatti, Chiara "potrebbe commettere altri reati".

Chiara ha sempre negato di aver ucciso i due neonati

La 21enne ha sempre negato di aver ucciso i due neonati, ma di averli partoriti già morti. Il 2 e il 10 settembre, durante alcuni interrogatori, parla di uno dei bambini e dice: "Aveva gli occhi aperti ma non emetteva suoni, poi sono svenuta". Le indagini hanno accertato che Chiara ha tagliato il cordone ombelicale senza chiuderlo, provocando così la morte del figlio per dissanguamento. Agli inquirenti la ragazza spiega: "Perché non l’ho chiuso? Non lo sapevo".

Alla ragazza viene contestata anche l'aggravante della premeditazione, come dimostrerebbero, motiva l'accusa, le numerose ricerche effettuate dalla 21enne in rete. "Dolori post parto", "Dopo quanto tempo puzza un cadavere", due frasi digitate sui motori di ricerca dopo il parto; "Perché vengono i Ris a casa", dopo il ritrovamento del corpo.

Negli stessi giorni, prima che venisse scoperta, avrebbe dato anche numerosi giudizi sull’infanticida, probabilmente per allontanare i sospetti da lei.

Resta ancora da chiarire il movente dei due infanticidi

Sono ancora un mistero le motivazioni che l'hanno spinta a compiere il gesto non una, ma due volte. "Ho tenuto nascosta questa cosa perché ho sempre avuto paura del giudizio dei miei genitori, soprattutto, e poi del paese e di quello che potesse pensare il mio fidanzato", ha spiegato agli inquirenti.

"Che delinquente, questa disgraziata – le avrebbe detto ancora la madre nella sala d’attesa il 19 agosto. – Ne ha dette di ogni su questa qui che ha abbandonato e ce l’avevamo in casa. E sei tu".

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