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Neonata rapita in ospedale e ritrovata a Cosenza

Neonata rapita a Cosenza, la Procura dispone perizia psichiatrica su Rosa Vespa

La Procura di Cosenza ha disposto una perizia psichiatrica su Rosa Vespa, la donna di 52 anni arrestata il 21 gennaio dopo aver rapito una neonata da una clinica. Il consulente che sarà nominato dal pubblico ministero dovrà accertare se al momento dei fatti fosse capace di intendere e di volere.
A cura di Eleonora Panseri
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La Procura di Cosenza ha disposto una perizia psichiatrica su Rosa Vespa, la donna di 52 anni arrestata il 21 gennaio con l’accusa di aver rapito una neonata dalla clinica Sacro Cuore. Il consulente che sarà nominato dal pubblico ministero Antonio Bruno Tridico dovrà accertare se al momento dei fatti l’indagata fosse capace di intendere e di volere.

La 52enne per nove mesi aveva finto una gravidanza e poi il parto, prima di portare via ai genitori la bambina che è stata ritrovata dopo poche ore e riportata sana e salva da loro. Il giudice aveva già respinto una richiesta di scarcerazione avanzata dall’avvocata della donna, Teresa Gallucci. 

Anche la difesa ha incaricato una consulente di parte per effettuare un’analisi completa sulla donna. Sul fronte della parte civile, i genitori della piccola, assistiti dagli avvocati Paolo Pisani e Chiara Penna, hanno nominato i rispettivi consulenti: la psicologa e criminologa Simonetta Costanzo e la collega Flaminia Bolzan, riporta Cosenza Channel.

Le indagini della Procura proseguono e accertamenti recenti, tra cui l’analisi delle conversazioni via chat, confermerebbero l’estraneità ai fatti del marito di Rosa Vespa, Acqua Omogo Chiediebere Moses. La sera dello scorso 21 gennaio la 52enne era stata trovata in casa con la piccola vestita da maschietto insieme al coniuge che era stato arrestato.

Tuttavia, durante l'udienza di convalida la giudice per le indagini preliminari Claudia Pingitore, in accordo con il pubblico ministero  Tridico, aveva disposto la scarcerazione per l’uomo, non riscontrando gravi indizi di colpevolezza.

Il 43enne nigeriano si è sempre professato innocente dicendo che la moglie avrebbe fatto tutto da sola. Gli inquirenti stanno anche cercando di capire se la donna possa aver potuto qualche complice. La donna ha finto per nove mesi di essere incinta e di aver dato alla luce lo scorso 8 gennaio un maschietto di nome Ansel.

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