Neonata morta a Catania, oggi l’autopsia. La nonna: “Ambulanza ferma un’ora”
UPDATE – Si è conclusa l’autopsia sul corpicino della piccola Nicole: i medici legali incaricati dalla Procura di Catania hanno finito gli esami compiuti alla presenza dei periti di parte nominati dagli indagati e dalle parti lese. Sono stati compiuti prelievi ematici e istologici per i quali sarà necessario attendere per avere gli esiti in referto. L’esame medico legale è durato alcune ore, ma al momento non c’è un’ipotesi ufficiale sulla causa del decesso. Intanto, mentre la Procura di Catania firmava il nulla osta per la restituzione del corpo della neonata ai familiari, sua mamma si è sentita male mentre era a casa. La donna è stata portata all'ospedale Cannizzaro dove è stata ricoverata per dolori addominali.
Continuano le indagini sul caso della piccola Nicole, la neonata morta a Catania poiché non c'era posto negli ospedali. Il Ministro Lorenzin ha mandato i suoi ispettori e la Procura di Catania ha già indagato 9 persone. Nel dettaglio si tratterebbe del neonatologo, dell'ostretica-ginecologa, dell'anestesista e dei due rianimatori della clinica privata di Catania dove ha partorito la mamma della piccola Nicole; nel registro degli indagati anche un operatore e il dirigente del 118 del bacino Catania-Ragusa-Siracusa. Per le aziende ospedaliere pubbliche la Procura di Catania ha indagato due medici delle Unità di terapia intensiva neonatale, uno del Policlinico, l'altro del Santo Bambino. Una raffica di indagati che consentirà agli inquirenti di accertare tutte le eventuali responsabilità.
"La bambina rantolava, l'ambulanza è rimasta ferma un'ora"
Intanto la famiglia chiede giustizia. La mamma paterna di Nicole, a "Pomeriggio Cinque", ha raccontato alcuni particolari di quella tragica notte: "I medici ci dicevano: ‘Non si preoccupi, la bambina ha una lieve crisi respiratoria, noi l'abbiamo stabilizzata, adesso la portiamo in ospedale'. Il dottore, però, non mi sembrava così tranquillo. La bambina poteva mai fare un viaggio di due ore, appena nata e in crisi respiratoria? Poi, l'ambulanza privata che è stata chiamata in clinica è sta ferma lì per oltre un'ora, ma a fare cosa? […] Mio figlio [il papà di Nicole, ndr] non è salito sull'ambulanza che tra l'altro andava a 60 km/h, non sapevano nemmeno dove andare. Arrivati lì, è sceso il dottore e ha detto a mio figlio: "La bimba sta malissimo". E lui: "In che senso?". "E' morta". La nonna materna di Nicole, invece, è riuscita a vedere la piccola: "Aveva un tubicino nel naso e uno in bocca. Secondo me rantolava e non respirava. Mia figlia [la mamma di Nicole, ndr] non l'ha mai vista la piccola: vedeva da lontano soltanto la sua testolina e i medici che si agitavano". Al momento Tania, questo il nome della mamma della neonata morta a Catania, sarebbe "psicologicamente distrutta", si "rifiuterebbe di mangiare" e continuerebbe a stare a casa "abbracciata a tutte le cose della sua bambina".
Oggi pomeriggio l'autopsia a Ragusa
Oggi pomeriggio, intorno alle 15.30, sarà eseguita nell'obitorio dell'ospedale "Paternò-Arezzo" di Ragusa, l'autopsia di Nicole; la Procura ha già nominato i periti di parte. Arrivano anche le prime reazioni: il Codacons ha chiesto le dimissioni immediate dell'assessore regionale alla sanità Lucia Borsellino ("Un caso di malasanità agghiacciante. La Borsellino farebbe bene a fare un passo indietro e lasciare il proprio incarico"), il Comune di Catania si costituirà parte civile mentre la Cgil di Catania ha avanzato un problema di natura politica. "Le responsabilità politiche sul caso della piccola Nicole sono gravissime e sono del governo regionale siciliano, si quello quello passato retto da Lombardo così come quello attuale presieduto da Crocetta […] Ci chiediamo per quale motivo non sia più disponibile il servizio di elisoccorso che, probabilmente, sarebbe servito alla bambina. Vorremmo capire se 38 posti di Utin sono da ritenersi sufficienti per la popolazione della provincia di Catania" hanno dichiarato. "Entro stasera avrò la relazione completa degli ispettori che sono ancora in Sicilia" ha concluso il Ministro della Salute Lorenzin. Si può morire così nel 2015?