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Neonata lasciata nella culla della chiesa, il parroco: “Si chiamerà Maria Grazia, è un dono di Natale”

Parla Don Antonio Ruccia, parroco della chiesa di San Giovanni Battista nel quartiere di Poggio Franco dove lo scorso 23 dicembre è stata lasciata una neonata nella “culla termica”: “Ho proposto che si possa chiamare Maria Grazia. Maria in riferimento alla Madonna e Grazia perché è un dono, un dono di Natale”.
A cura di Ida Artiaco
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"Ho proposto che si possa chiamare Maria Grazia. Maria in riferimento alla Madonna e Grazia perché è un dono, un dono di Natale". A parlare è don Antonio Ruccia, parroco della chiesa di San Giovanni Battista nel quartiere di Poggio Franco a Bari che lo scorso 23 dicembre ha trovato nella culla termica adiacente la chiesa una neonata.

La piccola è stata abbandonata dalla mamma nello spazio protetto, la culla termica appunto, che si trova accanto alla chiesa e che la parrocchia ospita da quasi 10 anni per dare la possibilità alle donne in difficoltà di lasciare il proprio figlio appena nato.

"Mi è squillato il cellulare alle 7.15 del mattino, sono arrivato di corsa, ho aperto la culla termica e ho visto quegli occhietti che piangevano. Mi si è chiuso il cuore", ha raccontato Don Antonio ai microfoni de La Vita in Diretta nella puntata in onda il 28 dicembre. È stato proprio il parroco ad allertare poi il 118 e ad accompagnare la bimba al Policlinico di Bari, dove la piccola è stata ricoverata in terapia intensiva neonatale ed è stata sottoposta a tutte le analisi del caso.

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Dalle quali è emerso che sta bene e che potrebbe avere circa 10/12 giorni di vita. In attesa che il tribunale dei minori avvii l'iter per l'adozione, sono già decine di famiglie che chiedono di poterla avere, mentre la sua mamma ha un anno di tempo per ripensarci: "La culla  – ha concluso Don Antonio – non è un qualcosa di sterile, ma è un affidare alle braccia della parrocchia la possibilità di ridare una vita a chi questa vita non aveva più l'opportunità di potergliela dare".

Anche il personale sanitario si è stretto intorno alla piccola Maria Grazia: "L'abbiamo accolta come se fosse il nostro Gesù Bambino", ha detto una sanitaria, mentre si è attivata una vera e propria gara di solidarietà per la bambina, che ricevuto molti doni e lettere da parte di bimbi e adulti per il Natale.

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