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Nell’hospice morti 15 pazienti in pochi mesi, su 12 corpi riesumati sedativi nel sangue non prescritti

I risultati delle analisi sui resti di 15 ospiti morti nell’hospice di Torremaggiore, in provincia di Foggia, nell’arco di quattro mesi. I corpi erano stati riesumati per accertare l’eventuale presenza di sostanze in grado di causare la morte dei pazienti. Le analisi però non hanno potuto stabilire un nesso di causa effetto.
A cura di Antonio Palma
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Vi erano sedativi non prescritti da nessun piano terapeutico nel sangue di 12 dei 15 pazienti morti nell'hospice di Torremaggiore, in provincia di Foggia, nell’arco di quattro mesi, tra il novembre 2022 e il marzo 2023. È quanto hanno stabilito le analisi post mortem e l'autopsia sui corpi riesumati nel corso delle indagini per accertare le cause di morte degli anziani pazienti della struttura sanitaria pugliese. Gli esiti della lunga perizia autoptica e tossicologia ordinata dalla Procura di Foggia, però, purtroppo non hano dato nessun esito decisivo.

La prevista svolta nell’inchiesta, condotta dai carabinieri del Comando provinciale e coordinata dalla locale Procura, infatti non c’è stata. Secondo la perizia, su 12 dei 15 corpi analizzati dal medico legale, vi erano tracce di tracce di Midazolam e Promazina, farmaci che non erano prescritti nel piano terapeutico, ma la loro concentrazione esigua non permette di stabilire una connessione di causa effetto con il decesso.

Secondo i periti, “L’impossibilità di una determinazione quantitativa delle sostanze rende pressoché impossibile una puntuale valutazione dei livelli di Promazina e Midazolam; pertanto non è possibile esprimersi con alto grado di probabilità logica circa l’eventuale ruolo causale/concausale di tali farmaci nel determinismo dell’exitus del paziente”.

Del resto i sedativi individuati sono due medicinali usati normalmente per ridurre la sofferenza dei malati terminali ma per legge è sempre necessaria una prescrizione medica che in nessuno dei casi era stata fatta.

Per il fatto resta indagato un infermiere 55enne accusato di aver somministrato i farmaci sedativi senza prescrizione medica. L’uomo, indagato per omicidio volontario, si è sempre professato innocente. "Il mio assistito ha sempre sostenuto di aver eseguito ciò che veniva prescritto dai sanitari. Inoltre ha sempre sostenuto che in quella struttura non lavorava 24 ore al giorno ma faceva turni con altri colleghi" ha spiegato il suo avvocato.

L’inchiesta a suo carico era partita all'inizio dell'anno scorso quando ai carabinieri erano arrivate alcune segnalazioni anonime di morti sospette nell'hospice di Torremaggiore. I corpi quindi erano stati riesumati per accertare l’eventuale presenza di sostanze in grado di causare la morte dei pazienti. Ora la Procura dovrà decidere se andare avanti con le indagini, archiviare il caso o procedere con un rinvio a giudizio.

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