Nell’auto di Viviana Parisi non c’è sangue, pm: “Non possiamo dire come è morto Gioele”
"Non è ancora possibile formulare seria ipotesi su morte Gioele" lo dice il procuratore di Patti, Angelo Cavallo dopo che si sono conclusi gli accertamenti nella Opel Corsa con cui Viviana Parisi ha avuto l'incidente del 3 agosto nella galleria di Caronia. "Gli accertamenti genetici effettuati sui tamponi prelevati all'interno del mezzo – spiega Cavallo – e sul parabrezza hanno finora fornito esito negativo, anche per quanto riguarda la presenza di eventuali tracce di sangue". A questo punto, sottolinea Cavallo appare "non ancora possibile formulare, allo stato, alcuna seria ipotesi sulle cause di morte del piccolo Gioele".
Solo qualche ora fa, Daniele Mondello aveva smentito, attraverso il suo avvocato, che i vistosi danni al parabrezza dell'auto potessero essere stati prodotti dall'impatto del 3 agosto sulla A20. Secondo il marito di Viviana Parisi, infatti, quelle lesioni erano precedenti ed erano state provocate da un altro sinistro. Proprio sulle condizioni della carrozzeria la Polizia Scientifica aveva basato l'ipotesi che il piccolo Gioele Mondello potesse essere morto a causa del trauma riportato nell'incidente. Tale tesi, tuttavia, non trova riscontri nell'esame della vettura, come confermato ora dal pm Cavallo.
Restano in campo tutte le ipotesi, come sottolineato più volte dalla Procura che ha negato di privilegiare la tesi dell'omicidio-suicidio. "Forse è troppo tardi per sapere la verità" ha commentato due giorni fa Daniele Mondello alla conclusione dell'autopsia sui resti del piccolo Gioele. I frammenti recuperati nei boschi lo scorso 19 agosto, infatti, non hanno permesso di risalire alla causa della morte.