Nel pesce c’è il mercurio. Ministero salute ritira tranci di smeriglio: “Non consumateli”
Nuova allerta alimentare lanciata dal Ministero della Salute. Sotto osservazione sono finite le trance di smeriglio che vengono commercializzate sotto il marchio Brasmar e prodotte in Portogallo, nello stabilimento di Av Fwerreira De Castro n 73 Guidoes 4745 – 251 Trofa. Il pesce in questione è venduto in cartone da 8 chilogrammi, con scadenza minima del 25.02.2020. Il motivo del richiamo, una concentrazione di mercurio sopra i limiti consentiti.
Lo smeriglio, conosciuto anche come “vitello di mare“, è un pesce di discrete dimensioni, non molto dissimile da squali, verdesche e tonni. Si tratta di una specie considerata oggi a rischio. Giovanni D’Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, consiglia ai consumatori, quando si va in pescheria, di acquistare pesci mediterranei di piccole dimensioni, come alici e sardine, ricchi di nutrienti e meno a rischio di estinzione.
I nutrizionisti suggeriscono di non superare i 100 grammi alla settimana di pesce spada o tonno, mentre per le altre specie complessivamente si può arrivare a 300-400 grammi di pesce alla settimana, alla luce dei grandi benefici per la salute che ne derivano. Il punto focale è variare molto le specie da portare in tavola, seguendo la stagionalità anche per il pesce e preferendo il mercato ittico locale. Inoltre, per quanto riguarda questa partita di pesce, chiunque avesse acquistato questi prodotti è invitato a non consumarli e a consegnarli al rivenditore o al Servizio igiene degli alimenti e nutrizione della ASL locale.