Negli Usa il Papa ha incontrato una coppia gay (e non ha “appoggiato” Kim Davis)

Papa Francesco non ha appoggiato Kim Davis, l’impiegata della Contea del Kentucky incarcerata per aver rifiutato di rilasciare licenze di matrimonio alle coppie omosessuali, ma l’ha solo incontrata come accade con decine di persone. Il Vaticano è intervenuto direttamente sull’incontro che Bergoglio ha avuto nel corso del suo viaggio negli Stati Uniti. “Non deve essere considerato come un appoggio alla sua posizione in tutti i suoi risvolti particolari e complessi”, ha precisato il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. “Il breve incontro fra la signora Kim Davis e il Papa presso la Nunziatura di Washington ha continuato a provocare una serie di discussioni e commenti. Al fine di contribuire a una comprensione obiettiva di ciò che è avvenuto”, così padre Lombardi in una nota precisa che “il Papa ha incontrato presso la Nunziatura di Washington successivamente diverse decine di persone invitate dalla Nunziatura per salutarlo in occasione del suo congedo prima della partenza da Washington per New York, come avviene durante tutti i viaggi del Papa. Si è trattato di saluti molto brevi di cortesia a cui il Papa si è prestato con la sua caratteristica gentilezza e disponibilità”.

L’incontro con un vecchio amico gay e il suo compagno – Tra gli altri Papa Francesco ha incontrato a Washington un suo vecchio amico argentino omosessuale insieme al suo compagno. La notizia è stata riportata dalla Cnn: il 23 settembre scorso, il giorno prima dell'incontro con Kim Davis, Bergoglio ha visto Yayo Grassi, il compagno Iwan e altri amici. Grassi ha raccontato ai media Usa che l'incontro era stato organizzato personalmente dal Pontefice via mail nelle settimane precedenti alla visita negli Usa. “Tre settimane prima del viaggio, mi chiamò per telefono dicendo che sarebbe stato felice di abbracciarmi”, ha dichiarato Grassi spiegando che Papa Francesco era stato suo insegnante di letteratura e psicologia presso l'istituto Inmaculada Concepcion di Flores, in Argentina, dal 1964 al 1965. Grassi ha detto che il Papa ha sempre saputo della sua omosessualità ma “non ha mai giudicato. Non ha mai detto nulla di negativo”. “Ovviamente è il pastore della chiesa e deve rispettare gli insegnamenti della chiesa. Ma come essere umano comprende tutti i tipi di situazione ed è aperto verso tutti, anche verso quanti hanno orientamenti sessuali diversi”, ha detto l’uomo ai media americani.