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Negato l’imbarco sul volo Ryanair a causa del respiratore, la compagnia: “A bordo non può essere usato”

Daniele Rinaldo, ingegnere che si è occupato delle barriere a difesa della Basilica di San Marco e consulente fisso dei progetti sul porto, si è visto negare l’imbarco su un aereo di Ryanair da Cagliari a Venezia. “Non volevano il respiratore a bordo”. La compagnia si difende: “Può essere trasportato ma non usato”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Daniele Rinaldo, foto da Facebook
Daniele Rinaldo, foto da Facebook

A causa della Sla, Daniele Rinaldo, ideatore delle barriere a difesa della Basilica di San Marco e consulente fisso dei progetti sul porto, deve spostarsi in carrozzina, quasi sempre attaccato a un respiratore. Nonostante questo, l’ingegnere ha sempre viaggiato, spostandosi da una parte all’altra dell’Italia e del mondo.

Pochi giorni fa, però, Rinaldo si è visto negare l’accesso a un volo Ryanair. Il tutto è avvenuto nella giornata di lunedì 21 agosto, secondo quanto riporta il quotidiano Il Corriere della Sera.

L’ingegnere avrebbe dovuto viaggiare da Cagliari a Venezia, ma non ha potuto salire sul volo regolarmente pagato. Così ha deciso di scrivere all’Enac, ente che regola l’aviazione civile.

“Sono stato il protagonista di una vera e propria discriminazione, in quanto disabile, da parte di Ryanair – scrive Rinaldo – Sono malato di Sla, ma nonostante questo, da buon ex rugbista, continuo a lavorare e a cercare di vivere una vita normale, viaggiando abbastanza spesso. Nel sito dell’Enac non ho mai letto divieti sul respiratore in cabina. Io ho esibito dichiarazione del mio medico curante per dimostrare la mia necessità di un tale supporto alla respirazione, ma l’imbarco mi è stato rifiutato”.

“Dopo avermi fatto attendere ore – continua l'ingegnere – non ho poi ricevuto alcun tipo di assistenza, né sono stato indirizzato ad altri voli". La compagnia aerea, però, ha sottolineato di non aver mai "negato l'imbarco" al passeggero.

"In conformità con i nostri Termini e Condizioni – spiega la compagnia – i respiratori possono essere trasportati a bordo, ma non è consentito utilizzarli. Poiché il passero aveva necessità di usare il macchinario, non ha potuto viaggiare e gli è stata offerta una riprotezione gratuita sul primo volo disponibile da Cagliari a Venezia il giorno successivo. Rinaldo però ha rifiutato".

Il giorno dopo, l'ingegnere avrebbe preso un altro volo con Ita, costatogli circa 600 euro, con lo scalo a Roma. "Ritengo che questa sia un'insopportabile discriminazione – spiega – in quanto disabile e forse legata a una situazione di overbooking. L'aereo era strapieno ed è stata sacrificata una persona con una parvenza di motivazione. Con una semplice ricerca su Google ho trovato un simile caso, verificatosi l’anno scorso con Ryanair. Mi auguro che Enac possa accertare i fatti e sanzionare la compagnia, mentre nessuno mi risarcirà per l'umiliazione subita e per i disagi fisici e psicologici miei e di chi mi accompagnava" ha concluso.

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