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‘Ndrangheta, scambio elettorale politico-mafioso: 5 arresti a Reggio Calabria

C’è anche l’ex consigliere regionale Santi Zappalà tra le cinque persone arrestate. Secondo gli inquirenti, l’ex consigliere regionali avrebbe sottoscritto accordi illeciti con la cosca Pelle per assicurarsi sostegno elettorale alle elezioni del 2010.
A cura di B. C.
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Blitz all'alba di Carabinieri del Ros e finanzieri del Gico a Reggio Calabria. Eseguita un'ordinanza di custodia cautelare, emessa su richiesta della Procura distrettuale antimafia reggina, nei confronti di cinque indagati in concorso per scambio elettorale politico mafioso. Al centro delle indagini presunti accordi illeciti intercorsi tra la cosca ‘ndranghetistica dei ‘Pelle' di San Luca (Reggio Calabria) e l'ex consigliere regionale Santi Zappalà, per ottenere l’appoggio in occasione delle regionali del 2010. Zappalà era già stato arrestato nel dicembre del 2010, quando era in carica, con l’accusa di corruzione elettorale mafiosa, reato per il quale è stato condannato in via definitiva a 2 anni e otto mesi di reclusione. Attualmente era in stato di libertà, ma dopo l’operazione “Reale 6″ è stato portato in galera. Le altre quattro persone arrestate sarebbero direttamente collegata al clan dei Pelle. Secondo quanto accertato dagli inquirenti, Zappalà per arrivare al Consiglio regionale della Calabria, avrebbe messo a disposizione dei Pelle e di altre cosche della ‘ndrangheta, complessivamente, 400mila euro. In particolare  centomila euro sarebbero finiti nelle casse dei Pelle, grazie a un accordo diretto col capo del gruppo criminale Giuseppe, detto “Gambazza“, mentre altri 300mila sarebbero serviti per ottenere il sostegno elettorale di altri clan.

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