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‘Ndrangheta 2.0 scrive “il silenzio è d’oro” sul sito di chi denuncia

Giulio Cavalli aveva denunciato le infitrazioni mafiose nelle cerimonie religiose di Pasqua. Dopo l’annullamento delle processioni a Vibo Valentia, il sito dello scrittore e regista milanese diventa bersaglio di attacchi hacker.
A cura di Redazione
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Prima la denuncia, poi il commissariamento, lo sciopero e infine l'avvertimento: "il silenzio è d'oro". Qualche giorno fa a denunciare le infiltrazioni mafiose nelle processioni religiose di Pasqua vi era, tra i primi e più determinati, Giulio Cavalli, scrittore e politico da sempre impegnato contro la mafia e che proprio su questo giornale pubblica la trasmissione Radio Mafiopoli. Quando le processioni dell’Affruntata di Sant’Onofrio e Stefanaconi, in provincia di Vibo Valentia, sono state annullate per presunte infilatrazioni mafiose, qualcuno deve aver pensato che a Giulio Cavalli bisognava dare una lezione "2.0", come si dice della comunicazione che si evolve e supera se stessa. Allo stesso modo, la ‘ndrangheta potrebbe aver superato il "suo" mondo, se, per minacciare, fa cadere il sito Giulio Cavalli restituendo la schermata "Silence is golden": il silenzio è d'oro.

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A darne notizia è il profilo Twitter di Giulio Cavalli, che preannuncia che il sito verrà presto rimesso online e l'accaduto sarà denunciato alle autorità competenti. L'attività di hackering potrebbe proprio essere connessa all'annullamento delle processioni in Calabria, considerato sia l'impegno di Cavalli, sia il successo della sua denuncia. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica di Vibo Valentia aveva infatti deciso di annullare le nomine dei portatori di statue  e di affidare le stesse ai volontari della Protezione Civile. Il comitato era stato convocato dal prefetto di Vibo Valentia, Giovanni Bruno, dopo che questi aveva ricevuto la segnalazione da parte dei Carabinieri di uno ‘ndranghetista tra i portatori di statue. La popolazione si è poi "ribellata" decidendo di annullare la processione e limitarsi alla sola messa di Pasqua.

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