Nave italiana Montecristo liberata da blitz, arresi i pirati somali e libero l’equipaggio
Incubo finito per i 23 marinai della nave italiana Montecristo, liberata da un blitz della marina militare inglese in coordinazione con il ministero della difesa italiana verso le ore 15. Il ministro Ignazio La Russa e il ministro della difesa britannico, Liam Fox, hanno comunicato che si sono arresi i pirati somali che avevano sequestrato il cargo nella giornata di ieri.
La decisione di intervenire è stata presa dai due ministeri, dopo un colloquio telefonico tra Ignazio La Russa e Liam Fox. Il mercantile era stato dirottato verso l’Oman dopo essere finito sotto l’attacco dei pirati al largo delle coste della Somalia. Sono state le forze militari inglesi, già impegnate nelle operazioni di pattugliamento definite Ocean Shield in contrasto alle azioni dei corsari, a condurre il blitz con cui la nave Montecristo è stata liberata. I pirati somali, ridotti all’impotenza, si sono arresti.
La Montecristo è una nave cargo che fa parte della flotta del gruppo D’Alessio di Livorno. Era salpata il 20 settembre da Liverpool per giungere in Vietnam, nel porto di Phu My. L’equipaggio della nave, tenuto in ostaggio dai pirati, è composto da sette italiani, dieci indiani e sei ucraini. Il comandante è il veneziano Diego Scussat ed è stato proprio lui a lanciare l’allarme di arrembaggio prima che le comunicazioni fossero interrotte nella giornata di ieri.
Una soluzione veloce per il mercantile Montecristo, a differenza dell’annosa questione del sequestro della Savina Caylyn, cargo italiano il cui equipaggio è tenuto in ostaggio dai pirati somali da oltre dieci mesi ei cui familiari da settimane danno vita a proteste vistose per richiedere l’intervento del Governo.
La Farnesina conferma che gli undici pirati sequestratori che avevano preso in ostaggio l'equipaggio della motonave Montecristo sono stati tratti in arresto dalle forze britanniche. Al blitz hanno preso parte che uomini della marina degli Stati Uniti, mentre la direzione è stata affidata all'ammiraglio italiano Gualtiero Mattesi, Comandante della Task Force dell'operazione Ocean Shield.
Fondamentale per la liberazione la capacità del comandante di dirigersi verso l'International Traffic Recognized Corridor prima dell'assalto. La Farnesina esprime "forte apprezzamento per l' efficace collaborazione fra tutti gli attori istituzionali che ha consentito lo svolgimento della brillante operazione odierna". L'Ansa riferisce che in casa di Diego Scussat, il comandante italiano, è esplosa la gioia alla conferma della liberazione di tutti i membri dell'equipaggio: "Siamo felici. Quando lo sentirò so che mi metterò a piangere" confida la figlia dell'uomo
