Nave Diciotti, migranti cominciano lo sciopero della fame
Non accenna a sbloccarsi la situazione della nave della Guardia Costiera Diciotti, ancora ancorata al porto di Catania senza che vi sia autorizzazione per lo sbarco dei circa 150 migranti ancora a bordo. Dopo il via libera allo sbarco dei minori presenti sulla nave e una prima giornata in cui sono state consentite le ispezioni dei parlamentari, la situazione sembra essere mutata rapidamente. Come spiega il parlamentare del Partito Democratico Davide Faraone, infatti, al momento le ispezioni sono sospese e alcuni migranti avrebbero cominciato lo sciopero della fame per sollecitare una risposta da parte delle istituzioni: "Ho appena avuto notizia dalla Capitaneria di porto che a bordo della Diciotti c'è tensione e i migranti hanno iniziato uno sciopero della fame. Pertanto, le visite a bordo per esprimere solidarietà e verificare le condizioni della nave sono sospese per ragioni di sicurezza". La tensione a bordo della Diciotti è ormai alta, malgrado qualche timida rassicurazione del capitano della nave in una intervista a La Verità, nella quale conferma tra le altre cose di non aver ricevuto ordini diretti e di aver appreso di alcune notizie essenziali solo attraverso i social network.
Questa mattina, intanto, è ripresa la mobilitazione a sostegno dei migranti, con la presenza al molo di Catania anche degli esponenti di CGIL, ARCI e Libera. Alcuni attivisti si sono invece avvicinati alla nave con un gommone, in segno di solidarietà con i migranti.
Ricordiamo che ormai da nove giorni la nave della Guardia Costiera ospita i migranti salvati da due motovedette in un intervento SAR effettuato a 17 miglia da Lampedusa. Dopo una prima fase di stallo al largo dell'isola siciliana, la nave è stata indirizzata a catania, dove è ancora ferma. Le procure di Agrigento e Catania hanno aperto fascicoli, mentre si ipotizza addirittura l'accusa di sequestro di persona, considerando che da giorni i migranti sono trattenuti senza alcuna ragione.
Salvini commenta lo sciopero della fame
Il ministro degli Interni Matteo Salvini è intervenuto su Twitter: "Immigrati della Diciotti in sciopero della fame? Facciano come credono. In Italia vivono 5 milioni di persone in povertà assoluta (1,2 milioni di bambini) che lo sciopero della fame lo fanno tutti i giorni, nel silenzio di buonisti, giornalisti e compagni vari". E poi ha ribadito: "Per me vengono prima gli Italiani, poi gli altri. Qualche giudice vuole arrestarmi per questo? Nessun problema, lo aspetto".