Nave Costa Concordia, per il Giglio un’altra estate con il relitto?
È polemica sui tempi, e sui ritardi, delle operazioni di rimozione della nave Costa Concordia. Mentre a Grosseto, in questi giorni, era in corso l’incidente probatorio sulla scatola nera del relitto, i cittadini dell’Isola del Giglio hanno saputo degli eventuali ritardi che un’operazione tanto complessa potrà comportare. Ritardi che hanno fatto infuriare il sindaco dell’isola, Sergio Ortelli, il quale non ha esitato a scrivere al Commissario Gabrielli e al Presidente dell’Osservatorio Emergenza Concordia per chiedere una verifica formale e ufficiale sui tempi del progetto. Il sindaco chiede chiarezza per i suoi cittadini, preoccupati per l’eventualità di altri lunghi mesi con il relitto nelle loro acque. Per questo, ha scritto, chiede una verifica sulla tempistica rispetto al progetto iniziale per fugare ogni dubbio nella comunità.
Gabrielli: “Progetto complesso” – Sui tempi di rimozione della nave Costa Concordia è intervenuto poi il capo della protezione civile Franco Gabrielli che, da Grosseto, ha spiegato che “i due mesi di ritardo sono preventivati per la complessità delle cose che si vanno a fare”. Allo stesso tempo, però, Gabrielli si è detto anche ottimista. E in riferimento alle parole del sindaco del Giglio ha detto di capire le sue reazioni e quelle di tutti i suoi cittadini:
Per quello che ha passato, la gente del Giglio merita soltanto che la Concordia venga portata via il prima possibile e quando vedremo il profilo della nave allontanarsi dall’isola tireremo tutti un sospiro di sollievo. Capisco le reazioni del sindaco Sergio Ortelli, che fa correttamente il suo mestiere, preoccuparsi per i suoi cittadini e per questa isola che ha dato tanto.
“Non possiamo permetterci un’altra estate con la nave” – Insomma, ottimismo ma molto lavoro per un recupero che non ha precedenti per complessità e per il luogo dove è successo. Una complessità che dunque – il timore è questo – potrebbe costringere gli abitanti del Giglio a vivere un’altra estate insieme al relitto della Concordia. E il sindaco lo ribadisce: “Uno slittamento di due o tre mesi non possiamo permettercelo. Significherebbe passare un’altra stagione estiva come quella appena trascorsa”. E i danni economici che l’isola ha subito sono molto gravi.