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Nave con 30 tonnellate di hashish fermata al largo di Trapani

Imponente operazione della guardia di finanza che ha anche arrestato i quindici membri dell’equipaggio. Le Fiamme Gialle sono state costrette a qualche raffica di mitra.
A cura di B. C.
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 Una nave con un carico di circa 30 tonnellate di droga, presumibilmente hashish, è stata rilevata e intercettata dalla guardia di finanza in acque internazionali a largo di Pantelleria. I militari hanno arrestato i membri dell'equipaggio, che sarebbero una quindicina, ancor prima che raggiungessero le coste sicule, verso le quali erano diretti. Il cargo, lungo quasi cento metri, trainato con un rimorchiatore, è stato dirottato, su disposizione della locale procura della Repubblica che coordina le indagini, nel porto di Trapani. Secondo quanto scrive il Corriere della Sere, dalla motovedetta delle Fiamme Gialle hanno dovuto sparare un paio di sventagliate di mitra per bloccare la nave.

I quindici uomini di equipaggio partiti da un porto tedesco e, dopo la sosta in Marocco, diretti verso Alessandria d’Egitto per smistare il carico non se l’aspettavano di essere inseguiti da una motovedetta italiana. Il comandante ha così dato l’ordine della fuga azionando al massimo i motori, mentre alcuni suoi complici da poppa avrebbero mostrato minacciosamente delle armi. Di qui la reazione immediata delle mitragliate da parte dei finanzieri. Mira perfetta. Gruppi elettrogeni fori uso in pochi istanti. Motori bloccati. E la nave ha dovuto rallentare la corsa, fino al galleggiamento, quasi alla deriva, senza governo.

La stiva della nave era piena di stupefacente che avrebbe dovuto alimentare le tasche della mercato nero di droghe leggere. La nave presto dovrebbe giungerà al porto trapanese, come comunicato dalla Procura. Il suo equipaggio è già agli arresti.

I finanzieri impossessatisi della cabina comandi, confermata l’impossibilità di governare la nave, hanno capito che non sarebbe stato possibile nemmeno trainare con la motovedetta un bestione come l’Aberdeen. Di qui il coordinamento del comando regionale guidato dal generale Ignazio Gibilaro con la decisione presa d’intesa con la magistratura di Palermo e Trapani di dirottare al largo di Pantelleria un rimorchiatore di adeguata dimensione. Un rimorchiatore partito dal porto di Trapani. Per aggancio e ritorno si calcolano almeno dieci, dodici ore di impegno. Poi il caso passa al procuratore della Repubblica di Trapani Marcello Viola per i primi accertamenti a bordo e per gli interrogatori, d’intesa con la Procura di Palermo per gli sviluppi internazionali.

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