video suggerito
video suggerito

Nave con 150 persone entra in una grotta in Sardegna e sfiora rocce, “come Schettino”. Aperta inchiesta

La motonave di una società di Cala Gonone lo scorso 18 agosto è entrata nella grotta dei Cormorani a Baunei, in Ogliastra, passando vicino alla parete rocciosa. In quel momento a bordo del natante c’erano circa 150 persone. Indaga la Capitaneria di Porto.
A cura di Davide Falcioni
477 CONDIVISIONI
Immagine

La Capitaneria di Porto di Olbia ha aperto un'inchiesta sulla manovra effettuata della motonave di una società di Cala Gonone che, lo scorso 18 agosto, è entrata nella grotta dei Cormorani a Baunei, in Ogliastra, passando vicino alla parete rocciosa. In quel momento a bordo del natante c'erano circa 150 persone. Il risultato delle indagini sarà trasmesso alla Procura di Lanusei assieme a un video circolato anche sui social in cui si sentono le sconvolgenti parole pronunciate dall'altoparlante del natante su un sottofondo musicale.

"Ora vi immaginate la faccia di Schettino se vedesse come noi in Sardegna facciamo l'inchino?" dice la voce dal megafono della motonave. Ricordiamo che Francesco Schettino è il nome del comandante della Costa Concordia, nave di Costa Crociere che naufragò al largo dell'Isola del Giglio la notte tra il 13 e il 14 gennaio del 2012. Il fatto causò la morte di 32 persone tra i passeggeri e i membri dell'equipaggio e, nel successivo processo, il comandante fu condannato a 16 anni di reclusione.

La tragedia costituisce uno dei più gravi incidenti marittimi della storia italiana; la Costa Concordia è stata la nave di maggior tonnellaggio nella storia a essere stata vittima di naufragio e nella miglior delle ipotesi una battuta sarcastica su un episodio così drammatico è del tutto fuori luogo, anche se dal punto di vista legale andrà accertato se siano state violate regole di sicurezza. "Stiamo procedendo con le indagini per verificare la sussistenza di illeciti penali a carico del comandante e della società di Cala Gonone che con quell'azione ha messo a rischio persone e motonave – ha dichiarato il capitano di Vascello, Gianluca D'Agostino, direttore marittimo della capitaneria di porto di Olbia. –  Alla conclusione delle indagini manderemo il fascicolo alla Procura della Repubblica di Lanusei competente per territorio".

Il reato ipotizzato sarebbe racchiuso nell'articolo 450 del codice penale che prevede l'arresto e la reclusione fino a due anni di "chiunque, con la propria azione od omissione colposa, fa sorgere o persistere il pericolo di un disastro, di un'inondazione, di un naufragio, o della sommersione di una nave".

477 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views