Naufragio della Costa concordia, la testimonianza di una passeggera

Per ora le vittime del naufragio della Costa Concordia, la nave che la scorsa notte s'è incagliata al largo dell'isola del Giglio, sono solamente 3. Ma il numero, molto probabilmente, è destinato a salire. Maria Parmegiani, giornalista di moda, su quella nave c'era. Nel corso della crociera avrebbe dovuto organizzare delle sfilate di moda. "Non so come sia potuto succedere, il comandante è proprio un pazzo" ha dichiarato la Parmegiani, raggiunta da Repubblica.it. Parla delle "scene di panico" che si sono offerte ai suoi occhi, scene che ricordavano in tutto e per tutto quanto accaduto sul Titanic. Sulla nave, poi, moltissimi bambini. "Abbiamo avuto davvero molta paura" ha sentenziato.
La passeggera scampata al disastro è stata portata all'hotel Bahamas sull'Isola del Giglio, assieme ad altri compagni di sventura: "Ci sono pochissimi posti letto, e quindi siamo in venti per camera, qualcuno sarà costretto a passare la notte sui balconi, in molti sono stati ammassati in una chiesa" sottolinea. "Per giunta stiamo anche morendo di freddo" ha aggiunto la donna, ricordando che quando è accaduto il disastro i passeggeri erano a cena e che, quindi, indossavano abiti leggeri. E ovviamente non c'è stato il tempo di prendere qualche altro abito. "Appena siamo riusciti a sbarcare ci hanno dato delle coperte, ma anche queste sono poche per tutti" ha concluso.