Naufragio Bayesian: eseguita l’autopsia sul cuoco, anche lui è morto per annegamento
Thomas Recaldo è morto per annegamento. L'autopsia sul corpo dello chef e unico componente dell’equipaggio morto nell’affondamento del veliero Bayesian davanti alle coste di Porticello, alle porte di Palermo, lo scorso 19 agosto ha confermato quanto già si sapeva da settimane. L'uomo era stato trovato fuori dallo scafo e recuperato per primo dai sub dei Vigili del fuoco.
Durante l'esame autoptico eseguito all’istituto di medicina legale del Policlinico siciliano non sono emersi segni evidenti di altre lesioni.
Nei giorni scorsi sono state già effettuate le autopsie sulle salme dei coniugi Bloomer, Jonathan, presidente della Morgan Stanley International, e la moglie Judit Elizabeth, e sui coniugi Morvillo, Chris e Neda. A breve dovrebbe essere eseguita anche quella su Mike Lynch, il magnate inglese, e domani mattina su sua figlia Hannah. Saranno così completati gli esami autoptici sui corpi di tutte le sette vittime della sciagura del mese scorso in Sicilia.
Più specificatamente le autopsie hanno portato alla luce un caso di morte per “annegamento atipico”. Le vittime avrebbero infatti consumato l’ossigeno della bolla d’aria che si era formata mentre il Bayesian affondava. Uno spazio che si riduceva rapidamente col passare del tempo per il salire dell’acqua e diventava sempre più tossico per l’aumento dell’anidride carbonica. Recaldo e gli altri non avevano acqua nei polmoni, nella trachea e nello stomaco.
Per il naufragio sono ora indagati il comandante neozelandese James Cutfield, l’ufficiale di macchina Tim Parker Eaton e il marinaio Matthew Griffith che era di guardia in plancia la notte del naufragio.