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Naufragio a Crotone: “Gli scafisti hanno chiesto 8mila euro per il viaggio. Bloccati dai superstiti”

Sono tre i presunti scafisti fermati in seguito alla strage di migranti al largo di Crotone tra il 25 e il 26 febbraio e un quarto uomo sarebbe indagato per ulteriori accertamenti. Avrebbero chiesto a ciascun passeggero 8mila euro per il viaggio della morte. I superstiti: “Hanno provato a fuggire m li abbiamo fermati”.
A cura di Ida Artiaco
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Sono in totale quattro gli scafisti fermati in seguito alla strage di migranti verificatasi al largo di Crotone tra sabato 25 e domenica 26 febbraio: 63 sono le persone morte dopo che il barcone sul quale viaggiavano, partito dalla Turchia quattro giorni prima, si è letteralmente spezzato in due a causa della forza del mare. Ma il numero potrebbe ancora aumentare.

Tre degli scafisti, un turco cinquantenne e due pachistani, un venticinquenne e un ragazzo che dice di avere 17 anni, che sono stati fermati e che si trovano al momento in carcere per omicidio e naufragio colposo e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, i primi due a Crotone e il terzo a Catanzaro. Risulta anche indagato un quarto uomo, su cui sono in corso accertamenti.

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Secondo quanto ricostruito finora dagli investigatori, "avrebbero richiesto ai migranti, per il viaggio di morte, circa 8mila euro ciascuno". Fondamentali le informazioni ottenute dagli inquirenti grazie ai racconti dei sopravvissuti alla tragedia, i quali hanno ricordato che già nel corso del tragitto verso l'Italia "la barca aveva avuto un problema al motore ma uno dei capitani (così come chiamavano gli scafisti) si è dato da fare e lo ha riparato".

Le condizioni a bordo erano terribili, la maggior parte si trovava nella stiva e veniva dato loro solo acqua da bere. Poi, sabato notte il dramma. Come si legge nel lungo provvedimento di fermo per i tre presunti scafisti, coloro che sono riusciti a sopravvivere hanno provato ad aggredire i tre uomini, in particolare il 50enne turco.

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Quest'ultimo sarebbe anche riuscito a scappare e nascondersi dietro un cespuglio poco prima che sul posto arrivassero i carabinieri. Ma sono stati gli stessi migranti a indicarlo e farlo catturare mentre gli altri due si mescolavano ai superstiti. Versione, questa, che in seguito anche loro hanno confermato, anche se hanno continuato a ribadire di essere anche loro dei profughi

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