Naufraga un barcone al largo della Libia: si temono oltre 100 vittime
Sono oltre 100 i dispersi in mare dopo il naufragio di un barcone al largo di Sabratha, città della Libia nota per essere la base di partenza della grande maggioranza dei viaggi verso le nostre coste. A confermalo è direttamente la Guardia Costiera libica, con il portavoce della marina, il generale Ayoub Kacem, che ha riferito delle testimonianze di alcuni sopravvissuti.
A quanto si è appreso, dunque, un barcone con circa 120 persone a bordo sarebbe partito 3 giorni fa dalle coste di Sabratha, per poi inviare un messaggio con una richiesta urgente di soccorso. Sul posto si è recata la Guardia Costiera libica, che ha raggiunto il barcone dopo circa 3 giorni, riuscendo a recuperare solo 7 persone. Nessuna notizia degli altri occupanti, che avrebbero trascorso tre giorni in acqua. Ricordiamo che nel tratto di mare tra Italia e Libia interessato dalle partenze dei barconi, de facto ormai operano solo la Guardia Costiera libica e le navi dell'operazione Sophia, coordinata dalla nostra Guardia Costiera. Dopo la decisione del Governo di sottoporre un "codice di comportamento" alle ONG, infatti, le navi delle organizzazioni non governative operanti nella zona sono drasticamente diminuite.
Non è chiarissimo se nelle prossime settimane assisteremo a una ripresa degli sbarchi, anche perché, come spiega Repubblica, la situazione in Libia resta tesissima: “Sabratha è da giorni teatro di violenti scontri tra gruppi armati rivali, che hanno causato finora almeno sei morti e 48 feriti”.