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Nato prematuro, pesava 800 grammi e aveva una grave malformazione all’esofago: bimbo salvato a Palermo

Nato in estate appena alla ventottesima settimana di gravidanza, il neonato venuto alla luce pesava 800 grammi e presentava una malformazione all’esofago. Dopo una cura di settimane, i medici del Policlinico di Palermo sono riusciti a salvarlo.
A cura di Matteo Pelliccia
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Foto Policlinico Palermo
Foto Policlinico Palermo

Una storia di coraggio e dedizione che ha commosso l'intera comunità palermitana. Un neonato nato prematuramente, appena alla ventottesima settimana di gravidanza, ha affrontato un inizio di vita incredibilmente difficile. Con un peso di soli ottocento grammi e una grave malformazione all'esofago, la sua sopravvivenza era messa seriamente in dubbio.

Tuttavia, grazie all'eccezionale lavoro dei medici presso l'unità operativa di Neonatologia e della terapia intensiva neonatale della Chirurgia pediatrica del Policlinico di Palermo, il piccolo ha avuto una seconda possibilità. Questa straordinaria storia inizia con un parto precipitoso avvenuto nella struttura ospedaliera la scorsa estate.

Il neonato è stato immediatamente trasferito in terapia intensiva neonatale a causa della sua estrema precocità e delle malformazioni cardiache associate. Qui, ha ricevuto cure intensive e un supporto respiratorio essenziale per sopravvivere.

L'equipe medica, guidata dal professor Mario Giuffrè, ha lavorato instancabilmente per stabilizzare il neonato e prepararlo per l'intervento chirurgico. Questo periodo è stato un'importante fase di preparazione, che ha richiesto anche un supporto nutrizionale endovenoso per garantire che il piccolo crescesse abbastanza da essere pronto per l'operazione.

Quando il bambino ha finalmente raggiunto il peso di un chilo e ottocento grammi, è stato possibile procedere con l'intervento chirurgico per risolvere la malformazione all'esofago. La professoressa Maria Rita Di Pace e il suo team di chirurghi hanno compiuto un lavoro straordinario, riportando una speranza di vita al piccolo paziente. L'operazione ha richiesto tre lunghe ore ed è stata una vera e propria ricostruzione dell'esofago, separandolo dalla trachea.

Dopo l'intervento, il neonato è tornato in terapia intensiva neonatale, dove ha ricevuto assistenza respiratoria e nutrizione parenterale totale. Il cammino verso la guarigione non è stato facile; è stato necessario un lungo e complesso percorso di riabilitazione, incluso l'apprendimento della suzione e deglutizione, sotto la guida della logopedista Maria Rosa Paterniti.

Con il supporto eccezionale della squadra medica e l'amore della sua famiglia, il piccolo ha fatto passi da gigante. La sua dimissione al quarto mese di vita è stata infatti una vittoria per tutti coloro che hanno seguito il suo percorso.

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