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Tragedia del Natisone

Natisone, undicesimo giorno di ricerche per Cristian nonostante il maltempo: “Speriamo lo trovino”

Continuano oggi le ricerche di Cristian, l’ultimo disperso della tragedia del Natisone, nonostante le avverse condizioni meteo. L’avvocato della famiglia a Fanpage.it: “Seguiamo con trepidazione le ricerche, speriamo sempre che Cristian possa essere trovato”.
A cura di Ida Artiaco
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"Seguiamo con trepidazione le ricerche, speriamo sempre che Cristian possa essere trovato e ringraziamo le autorità competenti per lo sforzo che stanno facendo per aiutarci". Così l'avvocato Gaetano Laghi, che assiste la famiglia del ventenne disperso dopo essere stato travolto venerdì 31 maggio dalla piena del fiume Natisone, in Friuli, ha commentato a Fanpage.it la notizia della ripresa delle ricerche del giovane.

Ad annunciare il prosieguo delle operazioni è stato questa mattina Michele De Sabata, sindaco di Premieracco, che su Facebook ha scritto: "Undicesimo giorno di ricerche. Come ogni mattina hanno organizzato la giornata di ricerche, oggi colpa meteo non volerà l'elicottero. Tutto il resto come ogni giorno".

Sempre il primo cittadino aveva spiegato che sono impiegati nelle operazione di ricerca 38 vigili del fuoco, mentre i sub hanno confermato che la conformazione della forra del Natisone è così complessa che è molto difficile da ispezionare a 350 gradi. Ieri sono arrivati sul posto anche i genitori del ragazzo, dove è rimasto sin dal giorno della tragedia il fratello di Cristian.

Venerdì era stato proprio quest'ultimo a lanciare un appello tramite Fanpage.it affinché le ricerche di Cristian continuino a oltranza. "Il fratello di Cristian mi ha pregato di chiedere a tutte le autorità preposte di continuare le ricerche del ragazzo a oltranza, confida che sia ancora vivo e vuole fare di tutto per trovarlo", aveva detto l'avvocato Laghi.

Intanto, continuano le indagini della Procura per omicidio colposo per determinare eventuali responsabilità omissive nella catena dei soccorsi. Al momento l'attenzione dei Carabinieri è rivolta sull'operato della centrale unica per le emergenze, il 112, e dei Vigili del fuoco. In particolare, oggi è in programma l'audizione del vigile del fuoco che tentò di salvare, gettandosi nel fiume a nuoto, i tre ragazzi travolti dalla piena del Natisone. Non ci sono comunque iscritti nel registro degli indagati. Si ricordi che resta l'unico disperso dal momento che i corpi delle due ragazze che erano con lui, Bianca e Patrizia, sono stati già recuperati la scorsa settimana.

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