Natisone, trovato un cadavere nel fiume, il sindaco conferma: “È quello di Cristian Molnar”
Il cadavere di una persona è stato trovato questa mattina nel Natisone, nei pressi del greto dove è avvenuto l'incidente che ha coinvolto Patrizia Cormos, Bianca Doros, Cristian Molnar.
Non c'è ancora l'identificazione ufficiale, ma è praticamente certo che si tratta del corpo del ragazzo, l'ultimo che ancora non era stato trovato. I corpi delle due giovani erano stati già recuperati. Il calo del livello dell'acqua ha facilitato ritrovamento.
Il sindaco di Premariacco: "Il corpo è di Cristian Molnar"
È stato il sindaco di Premariacco, Michele De Sabata, a confermare ufficiosamente l'identità del corpo: "L'abbiamo trovato, il cadavere nelle acque del Natisone è di Cristian Molnar. Lo dico perché ho potuto vedere alcune cose. Bravi e grazie di cuore ai pompieri e i fluviali che lo hanno recuperato mettendo a repentaglio la loro vita perché era davvero difficile individuarlo".
Dove è stato trovato il corpo di Cristian Molnar
Il cadavere, come hanno riferito i vigili del fuoco, è stato trovato in una pozza, in un luogo non lontano dai punti in cui erano state trovate le due ragazze, Patrizia Cormos, di 20 anni, e Bianca Doros, di 23. I tre ragazzi erano andati sul greto del Natisone per scattare alcune foto il 31 maggio scorso quando, a causa delle intense precipitazioni dei giorni precedenti, il livello delle acque del Natisone è rapidamente salito. Fino a quando i giovani, stretti in un abbraccio, non sono stati travolti. Da allora non si sono mai interrotte le ricerche e dapprima sono stati trovati i corpi delle due ragazze, e soltanto oggi quello che si ritiene sia del giovane romeno, residente in Austria. Con modalità e con numero di soccorritori e di corpi e mezzi impegnati, le ricerche erano in corso anche questa mattina.
Negli ultimi giorni ricerche con cani molecolari
Nei giorni scorsi il prefetto di Udine Domenico Lione, a proposito delle ricerche di Cristian Molnar, il 25enne travolto dalle acque del torrente tre settimane fa, aveva annunciato un cambio di strategia nelle ricerche: "Le verifiche saranno affidate principalmente ai cani molecolari, continuando a perlustrare le sponde del fiume Natisone fino alla confluenza con il Torre". Nel frattempo erano state sospese le attività subacquee, di navigazione e di perlustrazione aerea.
Intanto è ancora in corso a Udine, nel Laboratorio di informatica forense, l’accertamento tecnico non ripetibile disposto dalla PM, Letizia Puppa, sul cellulare di Patrizia Cormos: si tratta dell'unico smartphone ritrovato finora sulle sponde del fiume Natisone, nell'ambito dell'inchiesta aperta per omicidio colposo al momento contro ignoti sulla tragedia. L'obiettivo è risalire, minuto dopo minuto, alla cronologia di quel venerdì 31 maggio, attraverso gli orari delle chiamate, i metadati di foto e video, l’aggancio alle celle telefoniche.
Chi erano i tre ragazzi scomparsi nel Natisone
Patrizia Cormos, nata a Colleferro (Roma) e residente a Campoformido (Udine), era una studentessa al secondo anno dell'Accademia di Belle Arti Tiepolo di Udine. Il giorno della scomparsa aveva sostenuto un esame di modellazione 3D e successivamente aveva accettato l'invito dell'amica, Bianca Doros, di fare un giro in auto e una passeggiata lungo il fiume Natisone insieme a lei e al suo compagno. Doros, di origini romene, si trovava in Italia da pochi giorni per fare visita alla famiglia. Insieme a lei c'era Cristian Casian Molnar che, residente in Romania, era anche lui arrivato in Italia da alcuni giorni, dopo un soggiorno in Austria a casa del fratello.