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Tragedia del Natisone

Natisone, la disperazione del fratello di Cristian Molnar: “Va su e giù, convinto di trovarlo vivo”

Il fratello di Cristian Molnar “sta camminando su e giù, tormentato, convinto di trovare suo fratello vivo” ha raccontato il Sindaco di Premieracco dove si è consumata la tragedia dei tre giovani trascinati via dalla piena del Natisone. Le ricerche del 25enne proseguono anche oggi.
A cura di Antonio Palma
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Ancora nessuna traccia di Cristian Molnar, l’ultimo disperso dei tre giovani trascinati via dalla piena del Natisone venerdì scorso. Le ricerche del 25enne però non si fermano e anche oggi i soccorritori sono impegnati sul posto con sub e droni per cercare di dare una risposta ai parenti e agli amici del giovane dopo aver recuperato i corpi senza vita delle altre due ragazze travolte: Patrizia Cormos, di 20 anni, e Bianca Doros, di 23 anni.

Risposte che soprattutto il fratello del giovane, Radu, cerca disperatamente da giorni dopo aver raggiunto il luogo della tragedia nel comune di Premieracco, in provincia di Udine. Una disperazione descritta dallo stesso Sindaco del comune friulano, anche lui da giorni impegnato nel coordinare la macchina di soccorsi. Il fratello di Cristian Molnar è “un leone in gabbia, non ama i social e la televisione. Sta camminando su e giù, tormentato. Convinto di trovare suo fratello vivo” ha raccontato infatti il Primo cittadino al Messaggero, assicurando che sarà fatto ogni sforzo per trovare il 25enne disperso.

Cristian Casian Molnar, 25 anni
Cristian Casian Molnar, 25 anni

"I familiari di Cristian non disperano ancora di trovare vivo il giovane. Esprimono piena fiducia nell'inchiesta aperta dalla Procura di Udine, convinti che si accerteranno le eventuali responsabilità nel ritardo dei soccorsi prestati ai tre ragazzi. Chiedono, inoltre, alle autorità proposte di continuare nelle ricerche di Cristian" ha dichiarato anche l'avvocato Gaetano Laghi, legale dei Molnar, aggiungendo: "Il fratello Petru Radu, che segue le ricerche sul posto, desidera che non siano pubblicate sue foto o dei suoi familiari, chiede che siano rispettate l'ansia e l'angoscia che tutta la famiglia Molnar prova in questi terribili momenti e si unisce al dolore delle famiglie Cormos e Doros". "Al momento non ci sono novità, la famiglia vuole capire ma in questo momento sono presi dalle ricerche. In questo momento la speranza si affievolisce ma non nel cuore di chi soffre. Non disperano ancora di trovarlo, il fratello è lì ed è disposto a collaborare con tutti per cercarlo. Quando troveremo il corpo la prospettiva cambierà" ha aggiunto a Fanpage.it il legale.

Secondo quanto ricostruito finora, Cristian Molnar era stato proprio dal fratello nei giorni precedenti ed era appena tornato in Italia quando è avvenuta la tragedia. “Siamo stati assieme a Radu il fratello di Cristian che non resiste più. È una disperazione per lui e per i suoi genitori perché non riusciamo a dare loro l'unica cosa al mondo che ora desiderano" ha detto ancora sconfortato Michele de Sabata, il sindaco di Premariacco.

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Anche oggi lungo il tratto Natisone a Premariacco i sub con i droni del comune di Udine stanno scandagliando il torrente alla ricerca dei segni di Cristian Molnar. Una ottantina, fra Vigili del fuoco e personale della Protezione civile che, anche con unità cinofile, stanno perlustrando le acque del fiume.

Come ha confermato il Sindaco, purtroppo ogni sforzo per tentare di restituire alla famiglia Molnar almeno il corpo del loro ragazzo, potrebbe però essere vano come hanno dimostrato altri casi in cui il corpo è rinvenuto a galla dopo anni. “Dove abbiamo trovato anche gli altri due corpi ci sono una serie di massi. Proprio in quei vortici c'è la possibilità spesso che uno annegato va sotto e finisce incastrato. Speriamo che non sia successo questo” ha concluso il Sindaco.

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