Natalità in controtendenza: in Italia nascono più bambini al Nord che al Sud (VIDEO)
In Italia è risaputo, si fanno meno figli. Colpa della crisi, della precarietà lavorativa e dei rapporti che non sono più stabili come una volta, sta di fatto che i bambini sono sempre meno e aumentano gli anziani. Nel contempo, però, i bambini sono più sani e meno soggetti a problematiche in età natale.
La fotografia della natalità italiana è fornita dettagliatamente nel "Libro bianco 2011 sulla salute dei bambini", realizzato grazie alla collaborazione della Società Italiana di Pediatria con l'Osservatorio Naizonale sulla Salute nelle Regioni Italiane dell'Università Cattolica di Roma e Società Italiana Medici Manger. In 138 anni la natalità nel nostro Paese è andata a dimezzarsi: infatti, dal 1871 al 2009, per ogni mille abitanti nascono 9,5 bambini a differenza della Francia e della Gran Bretagna a quota a 12,8. Un ulteriore cambio di rotta si è avuto anche per quel che concerne la localizzazione maggiore della natalità: pare, infatti, che lo stereotipo del Sud prolifico faccia posto a un Nord Italia in cui le nascite hanno subito un decisivo aumento. Il Settentrione, insomma, avrebbe così rubato il primato della natalità al Meridione.
Bolzano, ad esempio, è stata la città che ha avuto un'impennata di nascita notevole tra il 2008 e il 2009, mentre la natalità è diminuita in altre regioni italiane come la Sardegna, la Liguria e il Molise. Alla base di questa mancanza di nuovi nati ci sarebbe il sistema di welfare che non sempre incentiva la creazione di una famiglia. Al Nord, insomma, ci sarebbero più possibilità di pensare ai figli, rispetto al Sud, dove le politiche assistenziali sono mal gestite o non coperte del tutto. La Campania, però, si conferma la regione più giovane d'Italia, dove è stata registrata la più alta percentuale di giovani sotto i 18 anni. La Liguria, invece, è la regione in cui sono presenti più anziani. Per questo detiene il ‘primato' di regione più vecchia.