Natale con il cuore: cosa fare per vivere le feste con amore
Si dice spesso che a Natale bisognerebbe essere più buoni, ma ci si dimentica di aggiungere che dovremmo farlo prima di tutto per noi stessi. La distanza tra la nostra realtà e come viene rappresentato il Natale potrebbe farci soffrire. Ecco perché vi diamo questi pochi, semplici suggerimenti.
Niente paccottiglia
L’acquisto dei regali è spesso la parte più seccante del Natale, non solo per i soldi che vanno via, ma anche per il tempo e l’impegno che richiedono. Si finisce per regalare la prima cosa accettabile, quando in realtà – spendendo anche meno – si potrebbero fare regali più graditi. Ci si deve mettere prima di tutto nei panni dell’Altro e ricostruire mentalmente non solo i suoi hobby, ma anche come e dove trascorre la giornata. A volte il regalo ideale si fa da casa, ad esempio donando una parentela speciale con un’adozione Action Aid. Con appena 82 centesimi al giorno, un bambino potrebbe avere accesso al cibo e all’acqua, mentre colui che adotta verrebbe aggiornato con foto e lettere.
Guarda il mondo con gli occhi dell’altro
Ecco, sfatiamo un mito: non devi guardare il mondo con gli occhi dell’Altro perché devi essere caritatevole. No, ti metti nei panni dell’Altro per accrescere la tua percezione del mondo, per capire le emozioni e quanto possano essere diverse le situazioni in cui un essere umano può essere costretto a vivere. Immedesimarsi nell’Altro vuol dire, in questo modo, accrescere il proprio orizzonte e sviluppare nuove sensibilità. Guardare il mondo con gli occhi dell’altro attiene ad aumento del proprio potere, poiché vuol dire diventare un super-eroe che sviluppa la supervista e il sesto senso. A Natale, fosse anche solo per capire che regalo fare a un amico, sei costretto a diventare un po’ lui.
Includi chi è solo
Natale può essere un’agonia. Per chi ha perso un parente, per chi è sofferente, per chi non ha più un lavoro o per chiunque, qualsiasi sia la causa, è depresso. Come dimostrato dai dati, chi ha sofferenze psicologiche è portato ad accusarle di più nei periodi di festa. Dato che hai sviluppato la supervista e il sesto senso, sai bene che va aiutato: fosse per il cenone, per il caffè o per una passeggiata, parla con lui e aiutalo.
Rifletti su te stesso
Ricorda sempre che c’è qualcosa in te che non si vede e che va oltre le apparenze. Contrariamente a quanto si voglia ammettere, il Natale è un momento stressante e se la pressione ti mette a disagio forse c’è qualcosa da rivedere. Forse carichi questa festa di troppe attese e aneli eccessivamente alla perfezione, oppure sei una persona davvero troppo disorganizzata. In ogni caso accetta la possibilità che il Natale possa non essere quello delle pubblicità e che delle feste “low profile” possano renderti più felice. Anzi, il Natale potrebbe non essere affatto felicità, ma semplice relax, forse potrebbe portare persino un po’ di quella tristezza catartica che aiuta a migliorarsi e a superare i momenti bui.
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