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Nascose il corpo della madre nel freezer per intascarne la pensione, condannato

Angelo Bellanova, 56enne di Ceglie Messapica, è stato condannato oggi a un anno e otto mesi di carcere. Nell’autunno del 2022 nascose il corpo dell’anziana madre nel congelatore di casa.
A cura di Davide Falcioni
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Nascose in un freezer il cadavere dell'anziana madre – l’82enne Maria Prudenzia Bellanova, deceduta per cause naturali nell’autunno 2022 – per continuare ad intascarne la pensione indisturbato. Per questo Angelo Bellanova, 56enne di Ceglie Messapica, è stato condannato oggi a un anno e otto mesi di carcere. La sentenza è stata pronunciata questa mattina dal gup del tribunale di Brindisi, Vittorio Testi, al termine di un procedimento celebrato con rito abbreviato.

L’imputato, difeso dall’avvocato Aldo Gianfreda, era accusato di occultamento di cadavere e di non aver comunicato all’Inps la morte della mamma, continuando a percepire indebitamente contributi pubblici, per un importo pari a circa 1200 euro. Il gup ha riconosciuto la continuazione tra i due reati. Il 56enne è stato inoltre condannato al pagamento delle spese di costituzione di parte civile (l'Inps) e al risarcimento dei danni, da determinare in separata seda, oltre al pagamento di una provvisionale di 9.984 euro in favore dell’Inps. Disposta la confisca di una somma dello stesso importo. Il pm Mauron Gallone aveva chiesto una condanna a un anno e quattro mesi.

Il corpo dell’anziana donna fu trovato il 22 novembre 2022 all’interno di un frigorifero a pozzetto ubicato nel deposito della villa in contrada Galante-Minsella-Nisi, nelle campagne di Ceglie Messapica, dove la pensionata risiedeva insieme all’unico figlio. Fu lo stesso Angelo Bellanova a indicare ai carabinieri il punto in cui aveva nascosto il cadavere.

Interrogato dai militari, il 56enne dichiarò che la madre era morta per cause naturali alcuni giorni prima e confessò di averne occultato il corpo poiché non voleva separarsi da lei, che lo aveva cresciuto da sola. L’autopsia e gli esami tossicologici effettuati dal medico legale Domenico Urso hanno poi confermato le cause naturali del decesso, escludendo il ricorso alla violenza o l'utilizzo di veleni.

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