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Nasconde la droga nel parrucchino, sbatte la testa contro l’auto dei carabinieri e spunta la cocaina

Un uomo di 39 anni ha cercato di nascondere 9 dosi di cocaina sotto il parrucchino, ma durante i controlli dei carabinieri di Catania ha urtato la testa contro il montante della gazzella dei militari, rivelando così il quantitativo di stupefacente pronto per la vendita: arrestato.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Aveva nascosto la droga nel suo parrucchino ma l'escamotage non ha funzionato: mentre entrava nell'auto dei carabinieri del nucleo Radiomobile del Comando provinciale dei Carabinieri di Catania, ha sbattuto la testa contro la portiera, svelando così 9 dosi di cocaina pronte per la vendita sotto il toupet.

Il 39enne di Catania è stato arrestato dopo che i carabinieri del nucleo Radiomobile del Comando provinciale etneo hanno scoperto il trucco durante un controllo alla sua auto.

L'uomo stava percorrendo viale Mario Rapisardi a bordo della sua vettura insieme a una donna di 40 anni. A insospettire i militari e a far scattare il controllo era stata proprio la macchina, controllata già alcuni giorni prima. Sul mezzo viaggiavano infatti alcuni pregiudicati, raggiunti poi da un 31enne tossicodipendente.

Riconoscendo la vettura e forti della confessione del 31enne che aveva rivelato di essersi avvicinato all'auto per acquistare droga, i militari l'hanno sottoposta a controllo. Questa volta nelle tasche del giubbotto del 39enne alla guida, i carabinieri hanno trovato una busta di plastica con dentro 17 involucri di marijuana (circa 75 grammi), 260 euro in contanti e una confezione di mannitolo, usata per tagliare la cocaina. Nella borsa della compagna 40enne dell'uomo è stata invece trovata una dose di crack.

Il 39enne è stato ammanettato e poi condotto verso la gazzella dei carabinieri che avrebbe dovuto portarlo in caserma. Inavvertitamente ha urtato con la testa il montante dell'auto, provocando un leggero spostamento del toupet dal quale sono spuntate 9 dosi di cocaina pronte per la vendita al dettaglio.

L'uomo è stato così arrestato e il provvedimento è stato convalidato dall’autorità giudiziaria che ha disposto per il 39enne gli arresti domiciliari e per la donna l’obbligo di firma per 3 volte alla settimana.

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