Napoli: una patente per i pizzaioli. I maestri dicono no: mica guidiamo forni? (VIDEO)
Napoli, arriva la patente per pizzaioli
Molti, però, sono in disaccordo: la PEP non andrebbe ad aggiungere nulla di nuovo ai corsi di formazione per pizzaioli attivati dalla Regione Campania
Esistono patenti di diverso genere, ma la patente per i pizzaioli ancora non s'era sentita. La PEP, Patente Europea per Pizzaioli, prevede un iter formativo di 120 ore, dopo il quale l'esaminato dovrà svolgere un esame pratico e uno teorico, ricevendo un attestato professionale per i neo-pizzaioli, valido in tutti i paesi dell'Unione Europea. La pizza, dunque, in questo modo, sarà ‘certificata': ai consumatori verrà garantito che la pietanza partenopea è fatta con le mani di un pizzaiolo doc, sottoposto a una formazione specifica che gli permetterebbe, appunto, di conoscere gli ingredienti naturali e genuini e le modalità mediante le quali la pizza dev'essere preparata e servita.
Non tutti sono convinti che la patente per pizzaioli sia utile ma soprattutto efficace: intanto, alla Commissione Industria in Senato si discute proprio sulla legge, proposto dal senatore Rosario Giorgio Costa, che introduce la PEP. A Napoli, da tempo vengono organizzati dei corsi di formazione professionale per dare ai giovani la possibilità di imparare il know how necessario per diventare ottimi pizzaioli nella patria di questa amata pietanza, e molti pizzaioli esperti della città partenopea hanno commentato in tono ironico l'introduzione eventuale di questa legge con una semplice frase: "Mica dobbiamo guidare un forno?", anche se hanno mostrato la volontà di sottoporsi ai dovuti esami, qualora fosse necessario. Insomma: per il mestiere, questo ed altro.
Sull'argomento ‘patente per pizzaioli' si è espresso Claudio Ospite, consigliere regionale e presidente dell'Associazione Pizza Margherita Regina:
"Le regioni hanno già i loro corsi di formazione per pizzaioli. In realtà noi, specialmente in Campania abbiamo un corso di formazione regionale che non è di 120 ore come prevederebbe il disegno di legge, ma è di oltre 400 ore e prevede oltre 200 ore di stage presso laboratori di pizzerie, quindi è abbastanza articolato e molto significativo. La Regione Campania rilascia un attestato di qualifica professionale, riconosciuto in tutta l'Unione Europea".
La figura del pizzaiolo, inoltre, cambierebbe anche dal punto di vista della formazione linguistica di base: infatti, il ‘pizzaiolo patentato', oltre a essere un esperto creatore della pizza, dovrà anche conoscere almeno due lingue straniere.