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Napoli: Salvatore è in coma profondo, ieri una fiaccolata di preghiera (VIDEO)

Le ultime notizie riguardanti il ragazzo di 14 anni che sabato è stato colpito da un pezzo di cornicione staccatosi dal soffitto della Galleria Umberto non sono rassicuranti.
A cura di Biagio Chiariello
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 Salvatore Giordano, 14 enne travolto dal crollo di un cornicione staccatosi dalla galleria Umberto, a Napoli, versa in condizioni disperate. “Il paziente ricoverato presso l’unità operativa complessa di rianimazione del Loreto Mare è in stato di coma profondo areflessico e si attende che siano soddisfatte tutte le condizioni di legge previste per l’accertamento medico-legale”, è il bollettino medico diffuso dalla direzione generale dell’Asl Napoli 1 Centro. Ieri per il giovane si è tenuta una fiaccolata di preghiera per le strade di Marano, organizzata dalla parrocchia dello Spirito Santo. “Pregheremo fino all’ultimo istante. Sappiamo che la situazione è critica ma siamo nelle mani di Dio”, dicono i genitori di Salvatore. I legali dei Giordano, gli avvocati Angelo e Sergio Pisani, hanno intato nominato i periti per gli accertamenti di rito, nell'ambito delle diverse indagini difensive già avviate per l'accertamento delle diverse responsabilità dell’incidente: "Siamo al lavoro – ha sottolineato l'avvocato Angelo Pisani – per assicurare giustizia alla famiglia Giordano, rispetto ad una tragedia che poteva e doveva essere evitata".

Sopralluogo sull'edificio per capire i motivi del dramma di Salvatore

Stamane sono invece cominciati i sopralluoghi sull'edificio che costituisce la Galleria Umberto I e su quelli adiacenti, nell'ambito del fascicolo che è stato aperto dalla Procura di Napoli per chiarire le cause di questo dramma. Nel frattempo oggi è stata transennata anche l'altra parte della galleria, quella di fronte al Teatro San Carlo. "Anche a seguito dello straordinario evento atmosferico che interessò la città di Napoli lo scorso 16 giugno – ha spiegato Pisani – sarebbe stato doveroso per le autorità e gli uffici competenti monitorare tutti gli edifici e le tante aree pubbliche già notoriamente a rischio, eliminando ogni possibile pericolo e transennando tutte le zone corrispondenti, cosa che evidentemente non è stata fatta, per ingiustificabili negligenze e per l'indifferenza rispetto alla incolumità e alla salute dei cittadini. Quanto accaduto è la dimostrazione che purtroppo la città di Napoli è costellata di edifici ed aree pericolanti. Ciò significa – ha concluso l'avvocato Pisani – che occorre una organizzazione straordinaria ed immediata per evitare altre tragedie e garantire ai cittadini una idonea e regolare gestione del territorio, in primis attraverso il controllo di impianti e immobili a rischio".

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