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Napoli rischia una nuova crisi dei rifiuti

La società della provincia che si occupa dello smaltimento dei rifiuti ha chiesto il sequestro conservativo di oltre 52 milioni di euro nei confronti del Comune di Napoli in relazione al credito vantato per l’anno 2013.
A cura di S. P.
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A Napoli c'è il rischio di una nuova emergenza rifiuti. La società Sapna, interamente controllata dalla Provincia di Napoli, ha chiesto il sequestro conservativo di oltre 52 milioni di euro nei confronti del Comune, inadempiente nel pagamento della gestione del ciclo di rifiuti. Sergio Cosentino, legale della società provinciale che si occupa dello smaltimento dei rifiuti, ha depositato oggi l’istanza in Tribunale: la richiesta di sequestro conservativo di oltre 52 milioni di euro dalle casse del Comune campano riguardano il solo anno 2013. Il Comune di Napoli ha pagato solo 7 milioni di euro su un totale di 59. Alcuni Comuni minori hanno invece regolarizzato la loro posizione. L’istanza verrà discussa dal giudice Sorrentini il prossimo 3 marzo.

Da quanto si apprende, nell’atto di citazione la Sapna ha annunciato che se non arrivano le risorse riesploderà l’emergenza rifiuti a Napoli. La società non avrebbe soldi, infatti, per far fronte ai suoi impegni nella gestione degli Stir e dei viaggi all’estero dei rifiuti. Se si dovessero bloccare gli impianti e i viaggi, la spazzatura potrebbe dunque tornare a occupare le strade di Napoli.

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