Napoli, liberalizzazioni taxi: piazza del Plebiscito invasa dai taxisti
Proseguono le polemiche circa le liberalizzazioni dei taxi previste dalla manovra a cura del neo premier Mario Monti. A Napoli la storica piazza del Plebiscito è invasa, da ieri sera, da taxi e taxisti in protesta. Una manifestazione spontanea partita con un passaparola via internet e via radio ha avuto inizio ieri sera, intorno alle 21, quando in città era quasi impossibile riuscire a prenotare anche una corsa via telefono. Centinaia di auto bianche si sono radunate in piazza del Plebiscito, zona adibita a parcheggio fino a qualche decennio fa e ora isola pedonale. Le piazzole dei taxisti, a Napoli, sono quasi del tutto vuote, sia in piazza Garibaldi, sede della stazione centrale dei treni, sia a Capodichino, dove l'Aeroporto di Capodichino rappresenta l'unico scalo partenopeo.
Contro le liberalizzazioni del governo Monti
Da ieri sera i taxisti napoletani hanno ‘parcheggiato' le proprie vetture in piazza del Plebiscito, tra la basilica di San Francesco di Paola, la sede della Prefettura e Palazzo Reale. Il presidio continua ancora stamattina, si protesta spontaneamente contro le liberalizzazioni previste dal nuovo governo Monti. I centri servizi delle varie cooperative che gestiscono le prenotazioni dei taxi, intanto, avvertono l'utenza con un audiomessaggio pre registrato: prenotare una corsa al telefono è molto difficile, nelle ultime ore.
Per protestare contro le liberalizzazioni del governo Monti, i taxisti incroceranno ufficialmente le braccia il prossimo 23 gennaio, come stabilito ieri sera a Bologna. A Roma, invece, i taxisti si riuniranno lunedì prossimo per un'assemblea generale durante la quale sarà possibile organizzare nuove iniziative. Questo il testo del comunicato ufficiale unitario dei sindacati: "La categoria, in caso di decisione unilaterale da parte del governo, si riserva di assumere tutte le iniziative ritenute piu' opportune".