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Napoli la moda dei clan a colpi di tatuaggi: P38 contro kalashnikov

La moda della camorra: tatuarsi per dichiarare la propria appartenenza ai clan.
A cura di Redazione
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E' il Mattino a rivelarlo in un articolo stamane. La guerra di Scampia si combatte anche a suon di tratti distintivi. Da una parte gli "scissionisti" con i loro kalashnikov tatuati, dall'altra i "dilauriani" che preferiscono, invece, una P38. Ma nella galassia della camorra napoletana non sono i soli ad affidarsi a dei tatuaggi. Ci sdono anche i gruppi del rione Sanità, gli affiliati del clan Misso che pretendono di farsi tatutare il mastino con la scritta "Mastiffs" (o anche una Madonnina).

L'ha raccontato un giovane fermato nel corso di un'operazione di Polizia, quest'ultimo ha ammesso di essere un tatuatore e di occuparsi dei "clienti" dell'area nord di Napoli che si rivolgono a lui per farsi "marchiare" la propria appartenenza. Una moda tipica dei cartelli messicani, che ora sbarca anche in Italia. Una moda kitch, come tutte le espressioni della camorra recente: atti "cafoni" che tracciano il solco e delineano sempre di più la realtà di un'organizzazione che sta diventando un gruppo di bande armate.

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