Napoli, la città delle buche che mettono a rischio la stabilità degli edifici (REPORTAGE)
"La presenza di buche nel manto stradale di Napoli mette a rischio la stabilità degli edifici" questo l'allarme lanciato ai microfoni di fanpage.it da Luca Cuzzolino, presidente dell'Associazione Imprese Campane Edili (Acie): "Le buche fanno infiltrare l'acqua piovana all'interno del manto stradale fino a raggiungere le fondamenta degli edifici. Inoltre, le strade che non vengono riasfaltate da anni hanno perso la propria caratteristica gobba che consente all'acqua di defluire nelle canaline fognarie, con maggiore probabilità che si infiltri sotto gli edifici". Queste parole risuonano come sinistro monito a qualche giorno dal crollo di un'ala di una palazzina in Riviera di Chiaia è crollata. Infatti, qualche mese fa, sempre fanpage.it aveva mostrato come in quel tratto di strada, allagamenti e dissesti stradali fossero notevoli.
Il dissesto stradale di Napoli, come già l'emergenza rifiuti, ha portato Napoli sulle prime pagine di tutti i media del mondo. L'amministrazione comunale è dovuta correre ai riparti affidando alla società partecipata Napoli Servizi il compito di intervenire d'urgenza per la manutenzione ordinaria delle strade. Il sindaco de Magistris ha diffuso sui propri social network i dati che dimostrano gli interventi eseguiti in città: soltanto nel mese di gennaio, l'amministrazione comunale ha provveduto a 1300 colmature di buche. In tutto il 2012, sono stati 5.540 gli interventi d'urgenza – 1.898 per buche e 250 per voragini. L’associazione Assoconsum ha censito ben 2 mila buche cittadine che periodicamente si riaprono nel manto stradale.
Il dissesto stradale è la causa principale di contenziosi giudiziari contro il comune di Napoli. Basti pensare che soltanto a via Marina Nuova si registrano circa 11 incidenti al mese, in pratica uno ogni tre giorni. Sono 1800 le cause intentate contro il Comune di Napoli nel 2012 per infortuni derivanti da buche, 1700 quelle perse e costate 4,5 milioni di euro, in pratica 3100€ risarciti a ogni cittadino. "Il 40% dei ricoveri per frattura è causato dai dissesti del manto stradale" ci conferma il dott. Picchetti, chirurgo di Pronto Soccorso all'ospedale San Giovanni Bosco di Napoli: "Con un aumento vertiginoso negli ultimi periodi". Ogni paziente ricoverato in ospedale costa in media 700€ al giorno alla sanità pubblica, i pazienti in rianimazione costano 2000€ al giorno. Per non parlare dei danni subiti dai veicoli, come ci conferma un meccanico: "Arrivano auto con il semi-asse rotto, scatola dello sterzo e ammortizzatori schiantati, danni che costano anche a 600€ per la riparazione".
"Le precedenti amministrazioni hanno fatto eccessivo ricorso allo strumento giudiziario perché sprovviste di liquidità per risarcire i cittadini nell'immediato" afferma Alessio Postiglione, dello staff del sindaco de Magistris: "Noi abbiamo costituito un fondo apposito per i risarcimenti immediati, lì dove la nostra responsabilità sia palese".
Il Comune di Napoli ha un debito di 140 milioni di euro con le società di manutenzione stradale che si sono occupate del servizio fino a qualche mese fa. Gli interventi, oggi, sono internalizzati ed eseguiti dalla Napoli Servizi. "Ma la società comunale non ha i mezzi e la capacità di intervento che avevano i privati che vincevano gli appalti direttamente con la Municipalità" – ci spiega Cuzzolino – "Napoli Servizi dovrebbe avere 40 camion e 200 uomini per essere efficace", invece la forza lavoro impiegata dal Comune è di appena 50 unità. E la carenza di personale si vede, tanto è vero che non c'è una sola strada – né al centro, né in periferia – che sia priva di voragini e dissesti.
Gli interventi sono eseguiti male e servono solo a tamponare l'emergenza. Cuzzolino ci spiega perché: "Il manto stradale è composto da tre strati: c'è la massicciata in roccia alla base, uno strato di bunder e poi il tappetino – che è il bitume nero che vediamo in superficie. Quando si genera una buca, questa viene riempita soltanto con il bitume – talvolta usando l'asfalto a caldo che non va bene in queste giornate di pioggia. La buca andrebbe aperta e ricostruito ogni strato danneggiato. Questa cosa non si fa, così l'asfalto fugge via alla prima pioggia e l'intervento diventa inutile".
La situazione delle strade è disastrosa: ci sono buche al centro di piazza Garibaldi da settimane, migliaia di auto ci cadono ogni giorno. Per non parlare di come sono ridotte via Arnaldo Lucci e via Marina Nuova. Non sfugge un quartiere bene come Posillipo, con vere e proprie voragini che impediscono la viabilità. La situazione peggiore, forse, è nelle periferie come Fuorigrotta o Ponticelli. Nella zona industriale, in via Ferrante Imparato, ci si trova davanti a uno scenario lunare: veri e propri crateri ricolmi d'acqua, buche segnalate da totem di rifiuti con monitor rotti in cima, chilometri di asfalto dissestato. "Le strade andrebbero rifatte daccapo, l'ultimo appalto per il rifacimento di un tratto stradale risale al 2003, mentre l'usura dell'asfalto si completo in 5/10 anni"conclude Cuzzolino, ma Postiglione ci ricorda il segreto di Pulcinella su cui indaga la Procura di Napoli: "Il Comune è stato oggetto di vere e proprie truffe, con materiali e asfalti non a norma. Le indagini sono in corso e noi ci rimettiamo a quello che stabilirà la magistratura".