Napoli, l’autobus ha le porte rotte? Parte lo stesso
Continua il viaggio di Fanpage tra i disservizi del trasporto pubblico. Napoli: sono le otto del mattino, autobus strapieno di pendolari, ammassati come solo chi ha preso l'autobus nella città partenopea di primo mattino, può descrivere. Ma la vettura è rotta, ha un problema evidente alla porta, che non si chiude. E l'autobus che dovrebbe sostituirla non c'è. Che si fa? Niente, si parte lo stesso. “Il conducente ha effettuato la corsa in barba alle norme di sicurezza – commenta Adolfo Vallini, sindacalista dell'Usb – Poiché gli è stato chiesto di effettuare la corsa comunque, adattando il mezzo alla meglio”.
I bene informati in azienda parlando di un'atmosfera piuttosto pesante, e giurano che molti hanno paura di ritorsioni o di trasferimenti, quindi accettano di lavorare anche in condizioni di scarsa sicurezza. “Mentre il Comune vanta 500 bus disponibili – commentano dal sindacato – Sono usciti dai depositi, negli ultimi due giorni, circa 280 vetture, alcune in condizioni molto precarie. Ancora una volta i lavoratori si assumono delle responsabilità che potrebbero incidere pesantemente sotto l'aspetto penale, civile e lavorativo”.