Napoli: bombe contro la Napolipark. Distrutte le strutture

Casotti fatti esplodere con bombole di gas date alle fiamme, uffici depredati di computer e stampanti, atti vandalici contro decine di parchimetri sparsi per la città e iniezioni di colla nei lucchetti delle porte di altri gabbiotti, è la serie di attacchi subiti nelle ultime settimana dalla Napolipark, la società che gestisce i parcheggi a pagamento e le strisce blu nel capoluogo partenopeo. Sui diversi fatti indaga la polizia che dietro gli episodi non esclude ci sia una mano comune. La gravità di alcuni atti vandalici che solo per fortuna non sono finiti in tragedia l'ha spiegata l’amministratore delegato di Napolipark a Il Mattino. "L’attentato più eclatante si è verificato la scorsa settimana in piazza Mancini, alle spalle di piazza Garibaldi. È accaduto di notte. Nel gabbiotto c’era una guardia giurata. Se non fosse venuta fuori con tempestività sarebbe morta" ha detto l'ad della società partenopea che all'indomani dei fatti si è rivolto alla questura di Napoli denunciando l'accaduto.
Sulla matrice dolosa degli attentati non vi è dubbio infatti i malviventi per far saltare il gabbiotto avevano messo una mezza dozzina di bombole di gas da campeggio sotto la struttura. E anche il collegamento con i fatti precedenti è molto forte visto che nello stesso gabbiotto vi erano i filmati della videosorveglianza che dovevano essere consegnati agli inquirenti per identificare i resposabili degli episodi vandalici. Per il momento la polizia non si sbilancia e indaga a tutto campo. "Abbiamo considerato tutte le ipotesi, dalla ritorsione di qualche parcheggiatore abusivo che mal sopporta la presenza dei nostri ausiliari, alla vendetta di qualche automobilista. Ma al momento non abbiamo nessuna conferma sulla matrice" ha confermato l'ad di Napolipark.